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Sorelline uccise dal papà a Tenerife, la mamma di Anna e Olivia: “Lasciata viva per farmi soffrire”

Mentre continuano le ricerche di Anna Gimeno, la bimba rapita dal padre insieme alla sorella maggiore Olivia, il cui cadavere è stato ritrovato in fondo al mare a Tenerife giovedì scorso, parla per la prima volta la loro mamma, Beatriz Zimmermann: “Spero che la loro morte non sia stata vana. Tomás ha escogitato tutto perché io soffrissi. Questo è stato il motivo per cui mi ha lasciato in vita”.
A cura di Ida Artiaco
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Olivia e Anna e il papà Tomàs (Facebook)
Olivia e Anna e il papà Tomàs (Facebook)

"Ha commesso l'atto più mostruoso di tutti: uccidere le proprie figlie innocenti. Mi fa male l'anima non aver potuto salvarle". Parla per la prima volta Beatriz Zimmermann, la mamma di Olivia e Anna Gimeno, le due sorelline rapite a Tenerife a fine aprile dal papà. Giovedì scorso è stato ritrovato il corpo della più grande, Olivia, di 6 anni, in un sacco in fondo al mare, mentre continuano le ricerche della più piccola, Anna, di 1 anno, e di Tomás, il suo ex compagno che avrebbe compiuto il duplice omicidio. Con una lettera pubblica la donna ha voluto ringraziare quanti sono stati vicini alla sua famiglia in un momento così difficile. "Spero che la loro morte non sia stata vana – si legge ancora nella missiva pubblicato dal quotidiano La Vanguardia -. Molti genitori ora guardano i propri figli in modo diverso e apprezzano molto di più l'amore e i momenti quotidiani con loro. Cosa darei per pettinarle ancora. Vorrei che le leggi siano più dure per proteggere i nostri bambini e il loro benessere. Sono il futuro ed è molto importante che crescano osservando un ambiente di rispetto, pace, amore e tranquillità".

Poi continua rivolgendosi direttamente a Olivia e Anna "come due angeli che sono venuti al mondo insegnando una grande lezione a costo della loro vita. E io, che sono la loro madre, combatterò contro queste ingiustizie e il benessere di bambini. Per loro e per tutti i bambini". E ancora: "Quello che più mi fa male come madre è non essere riuscita a salvarle. Tomás ha escogitato tutto perché io soffrissi. Questo è stato il motivo per cui mi ha lasciato in vita", e la scoperta del corpicino di Olivia in fondo al mare è "stato un miracolo, perché la giustizia è salita alla luce ed ora tutti sanno cosa ha fatto alle sue bambine".

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Intanto, continuano le ricerche di Anna e Tomás, dopo che il cadavere di Olivia è stato rinvenuto giovedì scorso. Dagli esami dell'autopsia è emerso che la piccola è morta per un edema polmonare acuto, ma si attendono i risultati tossicologici per cercare di rispondere a tutte le domande a cui ancora non è stata trovata risposta. Dalle indagini in corso è emerso che il giorno della scomparsa delle due sorelline, il 27 aprile scorso, proprio Olivia aveva mandato un messaggio vocale alla mamma dicendole che sarebbe andata a casa del papà, mentre quest'ultimo avrebbe scritto a suo padre: "Mi dispiace per te, ma devo farlo". Quello che diventa sempre più chiaro secondo la stampa iberica è che le sorelline sarebbero già arrivate morte al molo di Puerto Marina, con i loro corpi già conservati nelle borse che l'uomo avrebbe poi gettato in mare legandole all'ancora della loro barca. In una borsa è stato ritrovato il cadavere di Olivia, mentre l'altra era vuota. Si pensa infatti che il corpo dell'altra bambina sia riuscito a uscire dal sacco a causa della corrente marina, il che ne rende molto difficile la localizzazione. Al momento, come riporta Antena3, la Guardia Civil smentisce la teoria secondo cui Tomás Gimeno, padre di Anna e Olivia, abbia gettato i corpi in mare e poi si sia suicidato. Per ora, tutto ciò che lo riguarda è una grande incognita per gli inquirenti perché non è escluso che sia fuggito dopo i fatti. Un giudice ha per altro emesso un ordine internazionale per l'arresto di Tomás Gimeno, accusato dell'omicidio della figlia maggiore.

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