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Schiaffi e calci ai figli che non indossano la mascherina, mamma arrestata per violenza su minori

L’episodio si è consumato a Wickenburg non lontano da Phoenixk, nello stato dell’Arizona dove la polizia ha risposto a una chiamata di emergenza che intorno alle 7 di sera raccontava delle violenze della 32enne sui tre figli. In particolare la donna avrebbe schiaffeggiato uno dei minori, preso a calci un altro che era già sul pavimento e preso per il collo un terzo.
A cura di Antonio Palma
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Una mamma di 32 anni è stata arresta dalla polizia negli Stati Uniti per violenza su minori dopo aver picchiato con schiaffi e calci i suoi tre figli minorenni in casa perché non indossavano le maschere per il viso dopo essere risultati positivi al coronavirus. Il caso, avvenuto a Wickenburg, non lontano da Phoenixk, nello stato dell'Arizona, vede come protagonista Sarah Michelle Boone, una donna con precedenti per violenza domestica e già arresta per questi reati in passato. L'episodio si è consumato la scorsa settimana quando la polizia di Wickenburg ha risposto a una chiamata di emergenza che intorno alle 7 di sera raccontava delle violenze della 32enne sui tre figli.

In particolare la donna avrebbe schiaffeggiato uno dei minori, preso a calci un altro che era già sul pavimento e preso per il collo un terzo. Secondo i documenti del tribunale locale, a chiamare la polizia sarebbe stato proprio una delle vittime  la cui identità ed età però non sono state rese note in quanto minori. Secondo la polizia, la donna sarebbe la madre di due di loro e la matrigna di un terzo fratello ma tutti vino nella stessa abitazione. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, la donna si era già allontanata dall'abitazione ma è stata individuata poco lontano in strada e fermata.

Il fermo però ha scatenato di nuovo le ira della trentaduenne che prima ha tentato di scappare quando le hanno detto che era in arresto e poi avrebbe  aggredito gli agenti. La polizia ha detto di aver usato una pistola stordente per poterla ammanettare. Boone è stata quindi condotta nel carcere della contea di Maricopa dove però è sta rilasciata poco dopo con il pagamento di una cauzione di 5mila dollari.

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