Salvini: “Il Quarto Reich sta a Bruxelles”

Non si ferma l'attacco dell'eurodeputato della Lega Matteo Salvini contro le istituzioni comunitarie e l'unione europea che a suo dire vorrebbero condizionarci e renderci tutti più poveri. Dopo aver arringato domenica gli attivisti della Lega dal palco del Teatro Nuovo di Milano dove era in corso il congresso dei giovani padani, il segretario lombardo della Lega oggi ha rincarato la dose ai microfoni di 24 Mattino su Radio 24. Senza mezzi termini Salvini interrogato sul problema dell'aumento dell'Iva ha spiegato di non poter infierire "neanche tanto" sul governo Letta perché "Come attenuante bisogna dire che ormai le decisioni passano sempre meno da Roma e partono sempre più da Bruxelles, quindi se devo scegliere il mostro, però quello pericoloso, in giacca e cravatta, alla quarto Reich del 2000, è a Bruxelles"
"Il nemico pubblico numero uno che vorrebbe condizionarci e ci vuole tutti quanti più poveri sta a Bruxelles, non tanto a Roma. Ed è molto più cagnesco e pericoloso" ha insistito Salvini, spiegando che secondo lui in Europa "c'è un preciso disegno per toglierci libertà, possibilità di lavorare e dignità". "Bruxelles è la sede di tutte le istituzioni bancarie finanziarie che ci stanno togliendo la produttività. Quando all'Italia chiudi l'agricoltura, l'allevamento, la pesca, quando a un Paese togli produzione e ricchezza, quel Paese diventa schiavo" ha sottolineato l'esponente leghista concludendo "io veramente sono preoccupato perché i nuovi nazisti stanno là e decidono da là".