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Rave party di due notti in Francia, 2500 persone infrangono le misure anti-Covid

48 ore di sballo, 1.200 multe: il bilancio del festone illegale di Capodanno nei pressi di Rennes. La polizia aveva provato ad intervenire, ma era stata respinta con forza nella giornata di giovedì; è stato appiccato il fuoco a una delle auto di pattuglia e c’è stato un lancio di pietre e bottiglie. Solo stamattina i primi festaioli hanno cominciato ad abbandonare l’area.
A cura di Biagio Chiariello
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Circa 2500 persone hanno partecipato a un rave illegale di almeno 48 ore organizzato per Capodanno in un magazzino vuoto nel nord ovest della Francia, nonostante fossero in vigore il coprifuoco e i divieti anti covid per limitare la diffusione dell’epidemia. Solo all’alba di oggi sabato 2 gennaio i giovani hanno cominciato ad andarsene e alle 08:00 erano completamente smontate le strutture.

Le forze dell’ordine avevano provato senza successo a prevenire l’evento organizzato nella notte tra giovedì e venerdì a Lieuron, lungo la strada regionale D177 tra Rennes e Redon, nel dipartimento Ile-et-Vilaine in Bretagna. La polizia era stata respinta con forza; è stato appiccato il fuoco a una delle auto di pattuglia e c’è stato un lancio di pietre e bottiglie. In mattinata però i gendarmi hanno effettuato controlli e verbalizzazioni; e poco prima delle 11 erano state redatte oltre 1.200 multe, in particolare per mancato rispetto del coprifuoco, niente mascherine e partecipazione a una manifestazione vietata. Un fonte della gendarmeria, citata da BFMTV, ha descritto i partecipanti al rave erano “molto determinati”.

Secondo una prima ricostruzione, al rave si erano dati appuntamento persone da tutta la Francia e anche dalla Polonia. “Non c’è stato nessun intervento delle forze di sicurezza”, ha spiegato la gendarmeria locale, precisando che gli agenti hanno voluto controllare tutti coloro che se ne andavano. Sul posto sono rimasti solo “poche centinaia” di persone, ha fatto sapere un’associazione che gestisce la sicurezza di questo genere di eventi. La Procura locale ha aperto un’indagine, affidata alla gendarmeria di Redon, per “organizzazione illecita di raduno festivo di carattere musicale” e “violenza volontaria contro persone che detengono pubblici poteri”.

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