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Positivo alla tubercolosi ma in salute, l’alpaca Geronimo ucciso dopo 4 anni di battaglie per salvarlo

La storia dell’alpaca Geronimo che è stato soppresso per ordine dell’Alta Corte britannica che così ha messo fine in maniera tragica a una vicenda che aveva commosso e mobilitato molti cittadini comuni in Gran Bretagna. L’animale era risultato positivo alla tubercolosi bovina pur essendo in buona salute fisica e le autorità ne hanno deciso l’abbattimento per evitare il propagarsi della malattia.
A cura di Antonio Palma
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Per lui si erano mobilitati centinaia di attivisti e volontari con appelli pubblici, ricorsi di ogni genere e attività di protesta ma purtroppo, dopo una battaglia durata oltre quattro anni, l'alpaca Geronimo è stato ucciso, soppresso per ordine dell’Alta Corte britannica che così ha messo fine in maniera tragica a una vicenda che aveva commosso e mobilitato molti cittadini comuni in Gran Bretagna. La notizia dell'abbattimento dell'animale è stata confermata dal Dipartimento per l'ambiente di Londra che in una dichiarazione ha comunicato che Geronimo è stato traferito dalla fattoria di Wickwar, nel Gloucestershire, e abbattuto dal personale dell'Agenzia per la salute delle piante e degli animali come "misura necessaria per controllare la diffusione della tubercolosi bovina".

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La triste vicenda di Geronimo, così come era stato ribattezzato l'alpaca, nasce nel 2017 quando la sua proprietaria Helen Macdonald, lo fece arrivare dalla Nuova Zelanda nella sua fattoria a Wickwar, vicino a Bristol. Poco dopo l'animale era risultato positivo alla tubercolosi bovina pur essendo in buona salute fisica e le autorità ne avevano deciso l'abbattimento per evitare il propagarsi della malattia. Da allora però la proprietaria dell'animale, un'infermiera veterinaria, ha intrapreso una lunga ed estenuante battaglia per salvargli la vita tra ricorsi in tribunale e mobilitazioni social. La donna infine era riuscita a ottenere un secondo test che però era risultato di nuovo positivo e così il governo ha imposto che Geronimo fosse abbattuto.

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Tra petizioni con più di 130.000 firme,  manifestazioni di protesta attorno alla fattoria  e nuovi ricorsi, si è arrivati davanti all'Alta corte che si è pronunciato però ancora una volta contro Macdonald. Negli ultimi giorni decine di animalisti avevano manifestato anche davanti a Downing Street, sede del primo ministro britannico, per cercare di salvare la vita all’animale ma l'ultima sentenza, che ha negato il permesso di far testare l'animale una terza volta, ha condannato Geronimo che è stato abbattuto.

"Nessuno vuole dover abbattere gli animali infetti se può essere evitato, ma dobbiamo seguire le prove scientifiche e abbattere gli animali che sono risultati positivi per tubercolosi per ridurre al minimo la diffusione di questa malattia insidiosa e alla fine sradicare la più grande minaccia per la salute degli animali in questo nazione. Non solo è essenziale per proteggere i la nostra industria agricola e le comunità rurali, ma è anche necessario evitare più casi di tubercolosi negli esseri umani" hanno spiegato dall'agenzia per la salute delle piante e degli animali

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