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Papa Francesco ama il tango e aveva la fidanzata

Ama l’arte, la letteratura e il cinema. Da buon argentino, balla il tango. Aveva anche una fidanzata (“era del gruppo di amici con cui andavo a ballare”), ma poi ha scoperto la vocazione religiosa. Sono alcune delle curiosità sul nuovo Pontefice, raccolte nel libro-intervista “Il gesuita” del 2010.
A cura di Biagio Chiariello
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papa francesco I bergoglio

Progressista rispettoso delle istituzioni ecclesiastiche, pragmatico e in grado di dare un equilibrio ai conti, con qualche ombra sul passato, ma comunque  un uomo del popolo, prima che prete, cardinale e Papa. Il presidente Barack Obama lo ha definito un "campione dei più poveri e dei più vulnerabili". Ma, per quanto non siano passate neanche 24 ore dalla sua nomina, queste sono cose ormai già risapute sul nuovo Romano Pontifice, l'argentino Bergoglio. Ciò che invece non si sa è che, da buon argentino, Papa Francesco I ha confessato di amare il tango e di aver avuto anche una fidanzata in giovane età, prima di entrare in seminario: "Era del gruppo di amici con i quali andavamo a ballare. Poi ho scoperto la vocazione religiosa". Questo si può leggere nel libro-intervista su Jorge Mario Bergoglio "Il gesuita", scritto dai giornalisti Francesca Ambrogetti e Sergio Rubin nel 2010.

Film, quadro e squadra preferito? – Nel libro Papa Francesco raccontava anche la sua passione per il cinema e le arti: il suo film preferito è "Il pranzo di Babette", mentre l'opera che ama di più è "Crocefissione Bianca" di Chagall. Argentino, ma di chiare origini italiane: il padre "era di Portacomaro" in provincia di Asti "e mia madre di Buenos Aires, con sangue piemontese e genovese", spiegava. Buon sangue non mente, verrebbe da dire, in senso positivo naturalmente. E infatti Berhoglio dice anche la letteratura  italiana, ed in particolare "I promessi sposi" e la "Divina Commedia". Tra gli altri interessi e simpatie ci sono "Il calcio (è tifoso del San Lorenzo, ndr) la poesia di Holderlin e Beethoven"

 "La perversione della pedofilia non dipende dal celibato, viene prima" – Ma curiosità a parte, ne "Il Gesuita" colui che sarebbe diventato il Santo Padre, parlava anche di uno temi più spinosi per la Chiesa Cristiana: la perversione della pedofilia: Se c’è un prete pedofilo è perché porta in se’ la perversione prima di essere ordinato. E sopprimere il celibato non curerebbe tale perversione. O la si ha o non la si ha” sottolineava di Buenos Aires. Proprio per tali ragioni ”bisogna stare molto attenti nella selezione dei candidati al sacerdozio". Era il 2010, come detto, e nel precisare che la pedofilia rappresenta una ”perversione di tipo psicologico previa ad un’opzione di celibato”, Bergoglio si diceva d’accordo con il suo predecessore, Ratzinger, convinto cioè ”del mantenimento del celibato”.

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