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Nuova Zelanda: il divieto di fumo è legge. Proibita vendita sigarette ai nati dal 2009 in poi

Il Parlamento della Nuova Zelanda ha approvato una misura che mette al bando le sigarette: di fatto, è un divieto di fumare per tutte le giovani generazioni. L’obiettivo è rendere “smoke-free” entro il 2025 il Paese.
A cura di Biagio Chiariello
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Pugno duro della Nuova Zelanda contro il fumo: il Paese dell'Oceania è la prima nazione in assoluto che vieta di vendere il tabacco a tutti coloro che oggi hanno dai 14 anni in giù, compresi tutti coloro che ancora devono nascere.

Il Parlamento locale ha infatti approvato – con 76 voti a favore e 43 contrari – la legge che vieta la vendita del tabacco a chiunque sia nato dall’1 gennaio del 2009 in poi. Questo vuol dire che al momento i ragazzi sotto i 14 anni non possono più comprare sigarette, ma tra 10 anni non potranno farlo le persone con meno di 24 anni e tra 20 anni anche agli under 34 sarà vietato l'acquisto in tabaccheria.

L’obiettivo, afferma il governo di Jacinda Ardern, è rendere la Nuova Zelanda completamente “smoke-free”, libera dal fumo, entro il 2025. “Migliaia di persone vivranno più a lungo, avranno vite più sane e il sistema sanitario risparmierà 5 miliardi di dollari l’anno evitando di curare le malattie causate dal fumo”, ha dichiarato la viceministra della Sanità Ayesha Verrall.

La legge si accompagna ad ulteriori provvedimenti per rendere ancora più difficile la vita ai fumatori; innanzitutto la diminuzione della quantità di nicotina consentita nel tabacco. Poi le sigarette potranno essere vendute soltanto in appositi negozi e non più nei supermarket e il numero dei rivenditori autorizzati sarà ridotto dagli attuali seimila a seicento.

Tutto questo perché “vogliamo essere sicuri che i più giovani non cominceranno mai a fumare tabacco” spiega la viceministra della sanità.

Va detto che, secondo le ultime statistiche, il numero dei fumatori in Nuova Zelanda è in calo: si è passati dal 9,4% del 2021 all’8% di quest’anno. Si tratta della percentuale più bassa mai rilevata da quando si registrano questi dati. C’è però un’altra faccia della medaglia: il consumo delle sigarette elettroniche è cresciuto nello stesso periodo, dal 6,2% all’8,3% e non viene regolamentato da questa legge.

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