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Non si ferma la mattanza alle Isole Faroe, dopo i delfini sono state massacrate 53 balene pilota

Ancora una mattanza in Danimarca nell’arcipelago delle Isole Faroe dove sono state uccise mercoledì pomeriggio 53 balene pilota come dimostrano alcuni scatti diffusi sui social da SeaShepherd. Si tratta di un nuovo massacro dopo quello degli oltre 1.400 delfini avvenuto una settimana fa secondo la grindadrap, la caccia “tradizionale” ai cetacei.
A cura di Chiara Ammendola
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Sono 53 le balene pilota massacrate mercoledì pomeriggio al porto di Kollafjorour, nel Sud dell'arcipelago delle isole Faroe. Una nuova mattanza nell'arcipelago danese dopo quella dei delfini di qualche giorno fa testimoniata da diverse foto pubblicate sui social da SeaShepherd: balene allineate sul terreno zuppo di sangue del porto di Kollafjorour, che non lasciano alcun dubbio sulla sorte toccata ai cetacei. Alcune sono state sventrate con un taglio netto all'addome mentre altre con un taglio all'altezza del capo. La nuova mattanza si è tenuta a soli 10 chilometri da Skalabotnur, nell'isola di Eysturoy, dove oltre 1.400 delfini erano stati trucidati domenica 12 settembre, tingendo il mare di rosso e riempiendolo di carcasse, mentre i cadaveri erano stati trascinati sulla battigia.

Una strage che era stata denunciata dagli ambientalisti, con terribili immagini e video che hanno fatto conoscere al mondo intero la pratica nota con il nome di Grindadrap che consiste nel trascinare a riva i mammiferi, solitamente più balene che delfini, per massacrarli con coltelli e distribuire la loro carne alla popolazione. Ma sono sempre più le persone, anche residenti sull'isola che condannano questo tipo di tradizione considerata crudele non solo dagli ambientalisti. Abitualmente in media vengono sgozzate circa 600 balene e 35-40 delfini, quindi la battuta di caccia di quest'anno è stata senza precedenti, superando persino il record fissato nel 1940 di 1.200 delfini.

Anche l'Associazione balenieri delle isole, Olavur Sjurdarberg, ha riconosciuto come si sia trattato di "un grande errore". Il primo ministro delle Isole Faroe si è impegnato a procedere ad una revisione della regolamentazione vigente sulla caccia ai delfini nell'oceano Atlantico, ma le sue parole non hanno fermato la nuova mattanza avvenuta ieri: difficilmente i locali vogliono e riescono a consumare un quantitativo cosi' grande di carne di cetacei – come riferito dal quotidiano danese Ekstra Bladet – che presumibilmente finirà nella spazzatura o dovrà essere sepolta
sottoterra.

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