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Messico, ministro si dimette per aver causato un ritardo di 38 minuti su un volo

Josefa González Blanco, ministra dell’Ambiente del Messico, ha rassegnato le sue dimissioni dopo aver costretto un aereo a decollare in ritardo per aspettarla: il volo è partito dopo 38 minuti e lei subito dopo si è dimessa.
A cura di Davide Falcioni
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Josefa González Blanco, ministra dell'Ambiente del Messico, ha rassegnato le sue dimissioni dopo aver costretto un aereo a decollare in ritardo per aspettarla. La ministra venerdì scorso avrebbe dovuto volare da Città del Messico a  Mexicali: siccome però era in ritardo, per non perdere l’aereo aveva chiesto a un dirigente della compagnia di stato messicana di ritardare la partenza del suo volo. L’aereo era quindi tornato al gate ed era poi partito con quasi  38 minuti di ritardo, quando finalmente González Blanco si era imbarcata. Diversi passeggeri hanno raccontato la storia del ritardo imposto dalla ministra, che è stata molto ripresa dai giornali: il presidente del Messico Andrés Manuel López Obrado, eletto da pochi mesi e molto populista, le ha chiesto quindi di dimettersi.

La vicenda è esplosa anche grazie a una "cronaca" su twitter di un passeggero che ha raccontato come il volo Aeroméxico 198 fosse stato pronto al decollo quando il pilota ha annunciato che avrebbe dovuto ritardare la partenza a causa di un "ordine presidenziale" per attendere un ritardatario: poco più di mezz'ora più tardi è salita in cabina González Blanco, che è stata immediatamente fotografata. Era lei la passeggera in netto ritardo e la figuraccia che ha fatto le è costato il prestigioso incarico al Ministero. Poche ore più tardi infatti ha scritto una lettera e rassegnato le sue dimissioni. "Non c'è giustificazione", ha scritto González Blanco. "La vera trasformazione del Messico richiede un'assoluta coerenza con i valori di equità e giustizia".

González Blanco ha fatto parte di un governo che ha promesso ai cittadini messicani di compiere una vera e propria rivoluzione impegnandosi in primis per i più poveri: per farlo si è voluto innanzitutto spogliare i politici di gran parte dei privilegi, come jet privati o elicotteri, imponendo a tutti di prendere normali voli di linea: "Non possiamo avere un governo ricco e un popolo povero" , ha dichiarato l'anno scorso il capo del governo.

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