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Covid 19

Mappa Ue del rischio Covid, Italia sempre in rosso scuro ma la rilevazione è incompleta: crollo test

La nuova mappa aggiornata del rischio Covid realizzata dall’Ecdc: Italia ancora in rosso scuro, mentre nel resto d’Europa, dalla Spagna alla Germania, prevale il grigio, che sta ad indicare l’inaffidabilità dei calcoli per numero insufficiente di test. Migliora la situazione in Romania e Bulgaria.
A cura di Ida Artiaco
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Resta stabile la situazione Covid-19 in Italia, che per l'ennesima volta appare colorata tutta di rosso scuro nell'ultima mappa Ue del rischio Covid pubblicata dall'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che classifica le zone a maggiore o minore pericolo di diffusione del Coronavirus. Secondo l'ultimo aggiornamento di ieri, giovedì 21 aprile, la maggior parte del Vecchio Continente, così come il nostro Paese, è ancora caratterizzata da una elevata circolazione del virus, anche se da molti Paesi, come Spagna e Germania, sono arrivati dati insufficienti a causa dei pochi test eseguiti. Migliora la situazione ad Est. Ma vediamo nello specifico come leggere la cartina.

La situazione dell'Italia nella mappa Ue

L'Italia è ancora tutta colorata di rosso scuro nell'ultima mappa dell'Ecdc. Si ricordi che questo colore indica la più alta incidenza da contagio Covid e di conseguenza un'alta fascia di rischio. Si ricordi che il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie aggiorna la mappa del rischio Covid ogni settimana di giovedì sulla base dei dati ricevuti fino al martedì precedente. Questa cartina è realizzata, a differenza di quanto avveniva nei mesi scorsi, sulla base di un criterio che prende in considerazione, oltre al tasso di positivi sul totale dei test effettuati e del numero dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, anche il tasso di vaccinazione.

Che significano i colori nella mappa dell'Ecdc

A partire dal 1° febbraio 2022 è cambiato il significato dei colori nella mappa Ue: il Consiglio Europeo ha chiesto all'Ecdc di classificare gli Stati membri secondo un indicatore basato su il tasso di notifica a 14 giorni, ponderato con il dato sulle somministrazioni del vaccino anti Covid, rispetto a quanto avveniva finora. Di conseguenza, cambia anche il significato dei colori. Il verde indica una situazione in cui il tasso ponderato è inferiore a 40; l'arancione, se il tasso ponderato è inferiore a 100 ma 40 o superiore; il rosso, se il tasso ponderato è inferiore a 300 ma pari o superiore a 100; il rosso scuro, se il tasso ponderato è 300 o più; il grigio scuro, se il tasso di test è 600 o meno e grigio, se sono disponibili dati insufficienti.

Covid in Europa

Come si vede dalla cartina elaborata dall'Ecdc, in Europa dopo la scorsa settimana continua ad aumentare lo spazio relativo al colore grigio, quello cioè che segnala un tasso di test inferiore a 600 per 100mila abitanti, un livello sostanzialmente insufficiente per determinare la stratificazione del rischio Covid. Per cui i dati vengono considerati "insufficienti". Vengono segnalate con una predominanza di giallo, e quindi con un rischio più basso di diffusione del Covid-19, solo la Romania e la Bulgaria, dove però si rilevano piccole aree in rosso chiaro. Stesso colore, quest’ultimo, che contraddistingue la Croazia e quasi tutta la Repubblica Ceca. Il resto dei Paesi, dalla Francia all'Olanda, sono nella stessa fascia di rischio dell'Italia.

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