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Lumache di mare e alghe fermano la nave da crociera, in centinaia bloccati a bordo da una settimana

Tutto colpa delle severissime norme australiane sulla biosicurezza che non risparmiano nemmeno il mare. L’organismo non identificato sulla nave da crociera, infatti, potrebbe potenzialmente causare danni all’ecosistema marino locale.
A cura di Antonio Palma
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Centinaia di passeggeri sono bloccati da circa una settimana su una nave da crociera al largo della costa australiana a causa di un organismo marino, un ammasso di lumache di mare e alghe, che si è attaccato sullo scafo della nave.

Protagonista della vicenda la Viking Orion, una nave da crociera da 14 ponti della Viking Ocean Cruises con una capacità di 930 persone.

La nave era salpata da Auckland per una crociera natalizia attraverso le scintillanti acque blu tra Nuova Zelanda e Australia con arrivo a Sideny ma in vista di Adelaide qualcosa è andato storto. Le autorità australiane infatti hanno identificato l’organismo marino sulla carena e hanno impedito alla nave di entrare nelle acque territoriali del Paese.

Tutto colpa delle severissime norme australiane sulla insicurezza della fauna e della flora locale e che non risparmia nemmeno il mare. L’organismo non identificato, infatti, potrebbe potenzialmente causare danni all’ecosistema marino locale.

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Di conseguenza alla nave è stato impedito non solo di attraccare in porto ma persino di entrare nelle acque del paese. I passeggeri così dal 28 dicembre scorso sono rimasti fermi al largo, costretti a prolungare la loro permanenza a bordo dopo aver saltato ben quattro scali.

Il dipartimento della pesca australiano ha affermato che i controlli sono una "pratica comune per tutte le navi internazionali in arrivo" per evitare "organismi marini dannosi”.

Il comandante della nave ha provato a chiedere lo sbarco anche a Christchurch e Dunedin in Nuova Zelanda e a Hobart, in Tasmania, ma gli è stato negato.

La compagnia di navigazione quindi ha dovuto ingaggiare subacquei professionisti per pulire lo scafo mentre erano all'ancora al di fuori delle acque australiane prima di avere il via libero con un nuovo itinerario che porterà i passeggeri a poter sbarcare a Sidney il 4 gennaio.

Nel frattempo a bordo gli addetti hanno di tutto per placare gli animi dei passeggeri infuriati di essere rimasti bloccati per giorni senza nessuna possibilità di lasciare la nave, dopo aver saltato anche quattro escursioni.

L'intrattenimento aggiuntivo a bordo della nave ha contribuito a disinnescare la notevole frustrazione tra i passeggeri ma l'eccellente servizio da parte del personale non ha fatto dimenticare la brutta esperienza di chi era a bordo e che ora chiede un rimborso.

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