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Lui le dona il suo rene e le salva la vita, poi le chiede di sposarlo: ma lei rifiuta

Simon e Mary Emmanuelle si conoscono da oltre vent’anni. Per un periodo sono usciti insieme, ma le cose non sono andate per il verso giusto. Quando la donna ha scoperto di essere malata, l’uomo è corso al suo capezzale e non se ne è più staccata. Fino a salvarle la vita. Poi, quella proposta…
A cura di Biagio Chiariello
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Per quanto lui abbia deciso di donarle un rene, lei si è rifiutata di fare lo stesso con il suo cuore: “La mia salute rende troppo incerto il futuro”.  Si può riassumere così la storia d’amore tra Simon Louis e Mary Emmanuelle: "È il mio migliore amico e lo sarà sempre. L'amore tra di noi è reale. Potrebbe essere morto facendo quello che ha fatto per me” ha raccontato la donna, 41enne, ai media britannici, in riferimento al gesto compiuto dall’uomo, 49 anni. "Le ho offerto il mio cuore, ma ho dovuto accontentarmi di darle il mio rene. Qualunque cosa accada, non mi pentirò mai di averle dato il dono della vita” ha ammesso Simon.

La coppia londinese si è incontrata per la prima volta in un club della City a metà degli anni Novanta con Mary, che all’epoca aveva 20 anni che ha notato quel "ragazzaccio di bell'aspetto" e ha cominciato a flirtarci. Le cose però non sono progredite. Con il passare degli anni i due comunque rimasti amici, Mary impegnata con il suo giovane figlio Dwayne e il suo lavoro da segretaria di un agente di cambio, e Simon che aiutava suo fratello a organizzare eventi musicali. L’uomo non ha rinunciato ad altre relazioni, ma non ha mai dimenticato Mary. Poi nel settembre del 2014, la donna è stata colta da un improvviso malore.  Suo figlio, allora ventunenne, l’ha trovato per terra soffocata nel suo vomito e l’ha portata al Guy’s Hospital di Londra. È rimasta in coma per due settimane a seguito di un‘emorragia cerebrale, ha trascorso due mesi in terapia intensiva e alla fine le è stata diagnosticata una malattia renale allo stadio terminale.

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La sua unica speranza era un trapianto, ma le probabilità di trovare un donatore erano drasticamente ridotte per via del suo gruppo sanguigno piuttosto raro: B negativo molto raro. "Non potevo crederci, era come una condanna a morte. Il mio nome è stato inserito nell'elenco dei ‘donatori morti’. Avrei solo dovuto aspettare il momento…” ricorda Mary. In quel periodo Simon le faceva visita ogni giorno, a volte rimaneva anche la notte al suo capezzale. L’ha aiutata a vestirsi, a lavarsi, le ha dato da mangiare. Insieme sono andati in vacanza in Spagna. Proprio in quel periodo alla donna è stato comunicato che c’era un donatore, ma non è riuscita a tornare in tempo in Inghilterra, che il rene è dato a qualcun altro. A quel punto Mary stava così male che ha deciso di trasferirsi a casa di Simon, nell'East London, così che l’uomo si prendesse cura di lei a tempo pieno. Ha detto: "Era un eccellente infermiere. Di notte si sdraiava sul letto, mi raccontava storie divertenti e mi accarezzava per dormire. L'amore e l'attenzione che mi ha dato mi hanno aiutato in quel periodo buio”.

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Qualche settimana dopo, Simon si è sottoposto a test per capire se fosse compatibile come donatore . E il risultato è stato positivo. Dopo pochi mesi, sono stati sottoposti all’intervento chirurgico salva-vita per Mary. Poi una sera, mentre cucinava, Simon ha trovato il coraggio per fare la proposta a  Mary: "Mi sono sentita incredibilmente lusingata. Lui ha visto il peggio di me. So che l'ho deluso dicendo che dovevo pensarci. Ho anche paura che se ci sposassimo in qualche modo potremmo danneggiare la nostra amicizia speciale e comunque non voglio farlo finché non avrò migliorato la salute". Simon ha assicurato di non aver rimpianti per la sua decisione di diventare donatore, dicendo: "Non ci ho pensato  su due volte. Non avevo dubbio sul fare questa cosa per una persona che amo".

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