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Lite coi vicini per parcheggio, ex soldato fa irruzione in casa e li uccide in pochi secondi col pugnale

L’ex militare britannico, che ora è a processo in Inghilterra, afferma di avere problemi di salute mentale sin da quando è tornato dall’Afghanistan.
A cura di Antonio Palma
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Ha scavalcato la recinzione, ha fatto irruzione in casa dei vicini e li ha accoltellati a morte in pochi secondi con un pugnale militare mentre i figli della coppia dormivano in stanza, il tutto per una banale lite per il parcheggio del condominio in cui killer e vittime vivevano. Autore dell'efferato delitto un ex soldato britannico delle forze speciali che ora in tribunale si è dichiarato colpevole di omicidio ma di non di premeditazione del delitto. Collin Reeves , questo il nome dell'ex soldato, ha attaccato Stephen e Jennifer Chapple nella loro casa di Dragon Rise, Norton Fitzwarren, vicino a Taunton nel Somerset, la sera del 21 novembre 2021.

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Secondo quanto emerso dal processo ora in corso, l'uomo era stato coinvolto in una lunga disputa con la coppia sul parcheggio designato nel complesso residenziale di nuova costruzione in cui i tre vivevano. Secondo l'accusa, la notte dell'omicidio, l'imputato 35enne si è arrampicato sulla recinzione che separava il suo giardino da quello delle vittime ed è entrato nella loro casa attraverso la porta sul retro prendendoli di sorpresa come una vera e propria irruzione.

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Con un pugnale militare che gli era stato dato quando ha lasciato l'esercito, Collin Reeves ha colpito a più riprese la vicina Jennifer, 33 anni, che non ha avuto nemmeno il tempo di alzarsi dal divano. Suo marito Stephen, 36 anni,  invece è stato aggredito mentre si alzava vicino alla porta sul retro e accoltellato di nuovo mentre si allontanava a breve distanza prima di cadere a terra. Il tutto, secondo gli inquirenti, è durato poche decine di secondi.

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Dopo gli omicidi, Reeves è risalito oltre la recinzione e ha telefonato alla polizia per dire loro che aveva accoltellato i suoi vicini. "Sono andato in giro con un coltello, li ho accoltellati", aveva detto nella telefonata ascoltata in aula. La difesa afferma che Reeves soffre  di problemi di salute mentale sin da quando è tornato dall'Afghanistan. Per questo in aula ci saranno le perizie di due psichiatri sullo stato mentale di Reeves.

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