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L’Islanda ha ridotto l’orario di lavoro e la produttività è aumentata

Al termine di un test durato quattro anni tra 2.500 lavoratori della capitale Reykjavík, che hanno lavorato – senza tagli allo stipendio – non oltre 35/36 ore a settimana al posto delle normali 40, è stato osservato un sensibile aumento della produttività legato un aumento del benessere dei lavoratori.
A cura di Davide Falcioni
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Come aumentare la produttività dei lavoratori accrescendo nel contempo il loro benessere? La soluzione arriva dall'Islanda ed è, probabilmente, quella più controintuitiva: ridurre l'orario di lavoro. Proprio così: al termine di un test durato quattro anni che ha coinvolto 2.500 dipendenti della capitale Reykjavík, che hanno lavorato non oltre 35/36 ore a settimana senza tagli allo stipendio, è stato osservato un sensibile aumento della produttività legato un aumento del benessere dei lavoratori. Lo studio è stato condotto dalla società di ricerca Autonomy, che ha analizzato i risultati insieme alla Association for Sustainability and Democracy. "Il risultato è stato straordinario", hanno concluso gli analisti.

La ricerca è stata condotta in diversi luoghi di lavoro come ospedali, uffici, scuole e servizi sociali. Ai dipendenti è stato chiesto di lavorare non oltre 35/36 ore alla settimana, al posto delle normali 40, ottimizzando tutti i tempi, riducendo le pause e migliorando la comunicazione tra i reparti. Ebbene, è stato osservato che così facendo la produttività è rimasta costante o è addirittura aumentata. Dal canto loro i lavoratori hanno dichiarato di accusare meno stress e di avere avuto più tempo da dedicare alla famiglia e agli hobby, riscontrando miglioramenti sia nella loro salute, sia nel bilanciamento tra vita privata e professionale. I risultati dello studio hanno consentito ai sindacati islandesi di negoziare nuovi contratti. Ecco il risultato integrale della ricerca:

Quali aziende stanno sperimentando la settimana di quattro giorni

Come ricorda Forbes anche alcune importanti aziende hanno avviato la sperimentazione della settimana lavorativa di quattro giorni: tra queste ci sono la Unilever, il gigante di marchi come Lipton e Dove, che ha avviato un programma che consente ai dipendenti neozelandesi di lavorare quattro giorni alla settimana e di scegliere come distribuire quelli di riposo.  Microsoft – invece – ha da un paio d'anni chiuso i suoi uffici giapponesi per tutti i venerdì. La produttività, ha fatto sapere l’azienda, è aumentata del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche Toyota, in Svezia, ha ridotto a 6 ore i turni di lavoro mentre in Italia il network di affiliazione internazionale Awin dopo aver sperimentato con successo per sei mesi una settimana lavorativa di quattro giorni e mezzo, da gennaio è passato al regime dei quattro giorni per tutti i dipendenti, compresi quelli dell’ufficio di Milano.

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