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La premier Uk Liz Truss si è dimessa dopo 44 giorni: i motivi e cosa succede al governo

A dare l’annuncio è stata lei stessa in una breve dichiarazione alla stampa, rilasciata a Downing Street. Era succeduta a Boris Johnson poco più di un mese fa.
A cura di Annalisa Girardi
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Liz Truss, la prima ministra britannica, si è dimessa. A dare l'annuncio è stata lei stessa in una breve dichiarazione alla stampa, rilasciata a Downing Street. Era succeduta a Boris Johnson poco più di un mese fa. Ore resterà in carica fino a quando i conservatori non eleggeranno un nuovo leader. "Sono entrata in carica in un momento di grande instabilità economica e internazionale, famiglie e aziende erano preoccupate su come pagare le bollette", ha detto Truss, sottolineando di essere stata eletta "con il mandato per cambiare questo", ma riconoscendo di "non poter portare avanti il mandato". Ha quindi già comunicato a re Carlo le sue intenzioni.

Truss lascia dopo appena sei settimane a Downing Street. Precisamente 44 giorni. Le ultime ore erano state particolarmente turbolente e le dimissioni erano nell'aria. Secondo quanto puntualizzato da lei stessa, i conservatori eleggeranno un nuovo leader entro la prossima settimana.

Cosa succede ora

Parte così la corsa al post-Truss. Oggi la premier dimissionaria ha ricevuto a Sir Graham Brady, presidente dell'influente comitato 1922 dei parlamentari conservatori, e i suoi più stretti alleati, la vicepremier Therese Coffey e il presidente dei Tory, Jake Berry. I conservatori britannici continuano ad essere profondamente divisi e non è ancora chiaro chi sceglieranno come loro nuovo leader: i nomi più papabili al momento rimangono quelli dell'ex cancelliere Rishi Sunak, Penny Mordaunt e l'attuale cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt. Che però avrebbe commentato di non essere disponibile.

Perché Truss si è dimessa

Il governo uscente arriva da giorni di caos. Dopo il disastro della mini-finanziaria di settembre (una politica fiscale catastrofica che ha fatto crollare la sterlina sul mercato)è stato costretto al passo indietro Kwasi Kwarteng, uno dei suoi principali alleati, che è stato sostituito dal moderato Jeremy Hunt. Dopo il Tesoro, è stata la volta del terremoto all'Interno: Suella Braverman, la ministra che voleva far partire aerei pieni di richiedenti asilo per il Ruanda, e che si è dimessa recentemente.

"Welcome to Britaly", recita la copertina dell'Economist. Che scrive: "Il confronto con l'Italia è inevitabile. La Gran Bretagna è azzoppata dall'instabilità politica, dalla bassa crescita e dalla subordinazione ai mercati obbligazionari. Benvenuti in Britaly".

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