La localizzazione del cellulare è errata, poliziotti Usa sbagliano casa e sparano al proprietario in piena notte

Svegliato in piena notte in casa sua da un gruppo di uomini armati e infine colpito alle gambe e ferito da colpi di arma da fuoco solo perché i poliziotti avevano sbagliato casa dopo una chiamata di emergenza. È quando accaduto a Grand Prairie, in Texas, dove Thomas Simpson è stato ferito e quindi arrestato davanti a moglie e figli solo perché si era armato quando ha visto il gruppo di agenti credendoli dei ladri.
L’episodio venerdì scorso in piena notte, intorno all'1:45 quando gli agenti della locale polizia son accorsi sul posto armati a seguito di una segnalazione di emergenza. La centrale è risalita all’indirizzo attraverso il telefono ma il cellulare del chiamante ha generato un recapito errato e gli operatori hanno inviato gli agenti in un'abitazione diversa.
I poliziotti affermano di aver bussato alla porta di Simpson per cinque minuti e che nessuno ha risposto. Poi hanno visto Simpson uscire dal suo garage in "atteggiamento aggressivo" con una pistola contro e gli agenti hanno aperto il fuoco. L’uomo però racconta una versione molto diversa dichiarando a Fox4 di aver pensato che degli intrusi stessero entrando in casa sua perché i suoi cani abbaiavano rabbiosamente, così ha preso una pistola.
"Quello che ho visto è la porta del garage aperta. Ho visto due paia di gambe. Così ho alzato la pistola, pronto a sparare, pensando che si trattasse di criminali", ha dichiarato Simpson. "Non ho mai sparato. Non appena la porta si è aperta, ho visto il loro distintivo. Ho gettato la pistola a terra e mi hanno sparato alla gamba. Mi sono lasciato cadere a terra e la polizia di Grand Prairie ha sparato circa otto colpi dopo che ero a terra" ha ricostruito.
Simpson sostiene che gli agenti non hanno spiegato il motivo della loro presenza, nemmeno dopo che è stato colpito. “Ho chiesto loro perché fossero intervenuti hanno detto ‘non lo sappiamo'”. “Non avrei mai puntato la pistola se si fossero identificati. Ovviamente, non alzerei mai la pistola contro un poliziotto, ma non lo sapevo" ha aggiunto l’uomo, rivelando: “Persino i miei figli, di 13 e 16 anni, hanno dovuto stare seduti sul retro di un furgone della polizia e ammanettati per quattro ore mentre ero in ospedale, finché non sono potuto tornare qui. Non è possibile che questa sia una procedura standard”.
Del caso di sta occupando ora l'ufficio del procuratore distrettuale della contea di Dallas che sta indagando sul dipartimento di polizia di Grand Prairie per stabilire se le procedure siano state corrette.