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Jihad e guerra santa, parla un ex meccanico inglese che ora costruisce bombe

Hamayun Tariq, 37 anni cittadino britannico nato nelle West Midlands, racconta perché, come e quando ha deciso di lasciare la sua vita per abbracciare la lotta armata.
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“Quando vedo la reale esplosione di un palazzo governativo saudita, saltato in aria nel 1996, penso che quel palazzo in realtà sia la sede dei servizi segreti britannici di Vauxhall Cross a Londra”. A parlare è Hamayun Tariq, 37 anni cittadino britannico nato e cresciuto nelle Midlands Occidentali (West Midlands), di professione meccanico d'auto che ha deciso di rinnegare il suo passato civile ed entrare a far parte delle milizie estremiste dell'Is. L'obiettivo dichiarato è portare avanti la guerra santa contro gli infedeli e dare un nuovo ordine al mondo mediorientale. Tariq, che afferma di essere un esperto di esplosivi in un'intervista esclusiva rilasciata alla testata britannica The Guardian, ha combattuto per anni al fianco dei talebani in Afghanistan, ricevendo lì il necessario addestramento militare indispensabile alla prosecuzione della Jihad in Mesopotamia e Siria.

Il miliziano ex uomo della porta accanto

L'uomo, definito da alcuni ex vicini un "ragazzo nomrale" è padre (divorziato) di due bambini e ha alle spalle anche un passato di detenzione  (è stato condannato a tre anni e mezzo di reclusione per aver complottato una frode bancaria), ha affermato che solo ora è felice e soddisfatto perché attivo tra le fila degli estremisti islamici e al servizio dell'auto proclamato califfo ed ex medico Abu Bakr al-Baghdadi. Tariq ha spiegato al Guardian che attualmente il califfato islamico, che sta mettendo a ferro e fuoco la Mesopotamia e uccidendo e torturando decine di centinaia di persone ogni giorno, gli corrisponde un salario fisso mensile fornendo anche vitto e alloggio. Il meccanico, cresciuto nell'area di Dudley, ha anche affermato che al momento ha incontrato almeno 40 cittadini britannici entrati a far parte delle milizie armate dell'Is e che uno dei passatori che ha conosciuto durante la militanza islamista ha spiegato che sono circa un migliaio coloro che ogni settimana entrano a far parte delle forze estremiste, molti dei quali provenienti dai paesi occidentali. Secondo quanto reso noto dalle forze di sicurezza britanniche sarebbero circa cinquecento i cittadini del Regno Unito che, al momento, sarebbero entrati a far parte dell'esercito irregolare di al-Baghdadi e che sarebbero impegnati nei combattimenti sia sul fronte iracheno che su quello siriano.

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Twitter ha sospeso per due volte, nel corso delle ultime settimane e l'ultima volta proprio mercoledì scorso, i profili aperti da Tariq. Questo perché, secondo sempre quanto spiegato dal miliziano, il 37enne avrebbe utilizzato il popolare social network per diffondere non solo messaggi deprecabili per il contenuto violento, ma soprattutto per distribuire informazioni tecniche sul come costruire ed utilizzare esplosivi. In particolare l'ex meccanico avrebbe twittato varie dispense del Manuale degli esplosivi dei Mujahedin (Mujahideen Explosives Handbook), attraverso il quale viene spiegato – anche attraverso l'utilizzo d'immagini – come assemblare i componenti elettronici al fine di costruire ordigni, fornendo anche informazioni di base relative al tipo di elementi chimici da utilizzare per realizzare tossine e veleni grezzi. Sul profilo di Tariq, inoltre erano presenti informazioni sul come costruire ed assemblare equipaggiamenti militari, in particolare esplosivi, utili alla distruzione di veicoli cingolati. Presente anche un glossario dei termini utili all'identificazione e costruzione degli esplosivi e una sezione relativa alla realizzazione di mortai di fabbricazione russa.

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La mia transizione verso il pensiero fondamentalista è iniziata nel 2000 – ha affermato Tariq –, ed è avvenuta come diretta conseguenza delle mie riflessioni su Dio e sulla religione. Nel 2010 mi sono recato in Pakistan per far sfrattare gli infedeli dalla nostra terra e contribuire alla realizzazione della volontà di Dio. La vita lì in Waziristan (regione centro-settentrionale del Pakistan, ndr) era molto dura, mentre qui in Mesopotamia è tutto più semplice e percepisco persino un salario. Mi pagano persino i trasporti e il cibo e sono molto felice di aver ritrovato altri cittadini britannici che combattono al fronte con me”. Secondo quanto affermato dall'uomo, il suo ruolo all'interno dell'organizzazione militare fondamentalista sarebbe quello di lavorare come artificiere e di aver avuto anche un addestramento da cecchino. “Vedo un futuro molto cupo e triste per il Regno Unito – ha concluso l'ex meccanico –. farebbero bene a lasciare in pace in modo islamico, pensare ai loro problemi e soprattutto non avere più niente a che fare con la coalizione guidata dagli Usa che sta bombardando le posizioni dell'Is in Medio Oriente”. La famiglia di Tariq ha preso, di fatto, le distanze dal guerrigliero dicendo di non voler commentare quanto affermato dal congiunto e soprattutto di non intrattenere più rapporti di sorta con il 37enne da molti anni.

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