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Iryna, la 12enne creata al computer per rintracciare online i bimbi scomparsi in Ucraina

Creata al computer per rintracciare i bimbi scomparsi in Ucraina. Iryna, 12 anni, è l’esca creata dagli ethical hacker per addentrarsi nel dark web e individuare i minori scomparsi dall’inizio del conflitto. L’esca è impiegata nel progetto “Hope Women and Kids online protection” della Fondazione Hope Ukraine.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Iryna, la 12enne creata dagli ethical hackers (foto da Facebook)
Iryna, la 12enne creata dagli ethical hackers (foto da Facebook)

Iryna ha 12 anni, è ucraina, bionda e ha occhi grandi e chiari. La bambina però non esiste: è un'esca creata al computer per salvare altri bambini come lei dai rapimenti. Dall'inizio della guerra con la Russia sono 20mila i bimbi spariti nel nulla.

Una circostanza sottolineata da Zelensky anche nel recente incontro con papa Francesco, che ha assicurato di voler are tutto ciò che è in suo potere per riportare i minori scomparsi a casa. Secondo Kiev, migliaia di minori sono nelle mani russa, prelevati dalle città occupate e trasferiti a Mosca per essere "rieducati".

Tantissimi, si ipotizza, sarebbero stati rapiti appena scesi dai treni diretti in Polonia sui quali li avevano caricati i genitori sperando di metterli in salvo. Il sospetto, ha spiegato al Corriere della Sera Cristiana Munteanu che collabora con la Fondazione Hope Ukraine, è che i bimbi rapiti vengano utilizzati per alimentare la tratta di esseri umani, il traffico di organi o per essere dati in pasto ai pedofili.

Munteanu vive a Padova e collabora con l'organizzazione nata subito dopo lo scoppio del conflitto per raccogliere beni di prima necessità da destinare all'Ucraina. A presiederla è il console onorario ucraino per le Tre Venezie, Marco Toson.

Il nuovo progetto "Hope Women and Kids online protection" è riuscito in poche settimane a individuare una ventina di bambini scomparsi dall'Ucraina grazie all'aiuto della piccola Iryna, la bambina ucraina creata con l'aiuto dell'informatica rimasta sola dopo lo scoppio della guerra con la Russia. Lo scopo è quello di monitorare il dark web per rintracciare i piccoli di cui si sono perse le tracce, scovando annunci di pedopornografia e trafficanti di prostituzione minorile.

Fondazione Hope ha stretto una partnership con Cyber Unit Technologies, azienda con sede in Ucraina che collabora con gli ethical hacker, "pirati buoni" del web. Sono loro ad aver fattivamente creato Iryna digitalmente.

I tecnici la muovono con un distorsore che ne modifichi la voce affinché sembri quella di una bambina. La 12enne può chattare, mandare messaggi vocali e perfino fare dirette video. Entrata in servizio da oltre un mese, si sta rivelando la trappola perfetta, insinuandola nel dark web e nelle chat di trafficanti e criminali che potrebbero voler adescare una minorenne che parla solo ucraino e inglese.

Grazie al progetto è stato finora possibile rintracciare almeno 20 bambini scomparsi dalla zona di Sloviansk, occupata dai russi. Alcuni sono stati localizzati in Russia, altri si trovano altrove. I dati raccolti e le informazioni utili all'individuazione dei bimbi potenzialmente in pericolo vengono trasmesse a Padova ai referenti della Fondazione che a loro volta trasmettono le prove alla polizia internazionale per poter assicurare i colpevoli alla giustizia.

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