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In Slovacchia un giovane neofascista ha ucciso due persone davanti a un locale gay

Due persone sono state uccise di fronte al bar Teplaren, non lontano dal centro di Bratislava. Il duplice delitto sarebbe stato commesso da Juraj K., un giovane neofascista omofobo e antisemita che si è suicidato poche ore dopo. Voleva sterminare ebrei e omosessuali.
A cura di Davide Falcioni
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È di due morti e un ferito il bilancio di una sparatoria avvenuta ieri fuori da un locale LGBT di Bratislava, capitale della Slovacchia. Un sospetto, armato, è stato trovato senza vita questa mattina in una strada della città.

I fatti si sono verificati al bar Teplaren, non lontano dal centro cittadino. Al momento la polizia non ha fornito spiegazioni sul movente, tuttavia i media locali riferiscono che l'assassino in passato avrebbe pubblicato post sui social network antisemiti ed omofobi, e che si tratterebbe del figlio di un ex candidato di un partito politico dell'estrema destra slovacca.

Il giovane è stato anche identificato come Juraj K. e suo padre militerebbe per Vlasť (patria, in lingua slovacca), partito politico extraparlamentare di estrema destra. L'arma impiegata dal giovane apparterrebbe effettivamente a suo padre e sarebbe stata regolarmente detenuta.

Chi è il presunto attentatore: un giovane neofascista

Secondo i media slovacchi l'assassino si sarebbe radicalizzato consultando siti dell'estrema destra statunitense e pagine curate da influencer spargitori di bufale.

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In una sorte di "manifesto ideologico" di oltre 60 pagine, scritto nei giorni precedenti la sparatoria, Juraj K. parla dei "controllori" del mondo e di come dovrebbero essere combattuti, riferendosi in particolar modo agli ebrei. La sua tesi era che l'unico modo per porre fine al loro dominio fosse quello di ucciderli e per questo rivendica la legittimità dell'Olocausto.

Non mancano, nel "manifesto", lodi esplicite a Brenton Tarrant, autore della strage nella moschea nella città neozelandese di Christchurch in cui nel marzo del 2019 morirono 51 persone. Juraj K. trasmise integralmente il video dell'attacco e si sarebbe ispirato proprio a quell'episodio per commettere il duplice omicidio di ieri.

Non solo: sempre nel documento scovato dalla polizia dopo la sua morte Juraj K. di fatto annuncia la strage, affermando che si sarebbe concentrato su "obiettivi di grande valore", e che il suo scopo sarebbe stato quello di affermare i valori della "razza bianca", "resistendo" al sistema fino alla sua completa distruzione.

È in questo humus culturale – fatto di suprematismo bianco, antisemitismo, fascismo e omofobia – che Juraj K. avrebbe maturato la decisione di commettere un atto estremo dall'alto valore simbolico: uccidere i frequentatori di un locale gay del centro di Bratislava utilizzando un'arma di suo padre, anche lui estremista di destra.

La folle rivendicazione: "Se sei stato tu, fotografati con una scarpa in testa"

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Poche ore dopo l'attentato Juraj K. ha rivendicato il suo folle gesto su Twitter e sul forum di discussione 4chan. È qui che ha risposto anche ai post di alcuni utenti, confermando la sua identità e scattandosi una foto con una scarpa in testa. Un suo follower, infatti, poco prima gli aveva chiesto di ritrarsi in questo modo se fosse stato davvero lui a commettere il duplice omicidio al bar Teplaren.

Intorno a mezzanotte, Juraj K. ha pubblicato due post sul suo account Twitter annunciando l'intenzione di suicidarsi. "Ci vediamo nell'aldilà", ha scritto. Per un po' ha continuato ad interagire con i suoi followers, poi tutte le comunicazioni con il giovane si sono interrotte. Questa mattina la polizia ha trovato il suo corpo vicino alla stazione centrale di Bratislava.

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