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“I gay lascino il Paese o saranno processati”, le minacce della funzionaria di polizia nigeriana

Le minacce esplicite di un’alta funzionaria della polizia nigeriana rivolte a tutti i gay del Paese africano attraverso i suoi account social. “Se sei incline all’omosessualità, è meglio che lasci il Paese altrimenti subirai le conseguenze” ha scritto la donna, sovrintendente capo e portavoce del comando della polizia di stato di Lagos.
A cura di Antonio Palma
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"Se sei incline all'omosessualità, è meglio che lasci il Paese altrimenti subirai le conseguenze con un processo penale" è l'esplicita minaccia che un'alta funzionaria della polizia nigeriana ha rivolto a tutti i gay del Paese africano attraverso il suo account Instagram portando le persecuzioni contro gli omosessuali ad un nuovo e più grave livello. Lo rivela la Cnn postando il profilo della donna che ha 125mila follower. Da tempo in effetti in Nigeria le persone dichiaratamente omosessuali sono vittime di pesanti discriminazioni e persecuzioni e addirittura è proibito loro radunarsi in associazione per difendere i propri diritti. "C'è una legge che proibisce i club omosessuali, le associazioni e le organizzazioni con sanzioni fino a 14 anni  di prigione. Quindi se sei omosessuale la Nigeria non è un posto per te" ha avvertito la donna, Dolapo Badmos, sovrintendente capo e portavoce del comando della polizia di stato di Lagos.

Lo spartiacque nella persecuzione dei gay in Nigeria è arrivato quando l'ex presidente nigeriano Goodluck Jonathan ha firmato il controverso Same Sex Marriage Prohibition Act, la legge che vita l'unione di persone dello stesso sesso. Un provvedimento che fu ampiamente condannata dalle organizzazioni per i diritti umani come Amnesty International e Human Rights Watch ma che, stando ad alcun sondaggi, godrebbe di ampio sostegno tra la popolazione locale. Lo stesso  post di Badmos ha ricevuto numerosi commenti di apprezzamento e qualcuno addirittura si è lasciato andare alla delazione indicando presunti omosessuali da arrestare.

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