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Ginocchiate e schiaffi a un’anziana: il video delle violenze girato in una casa di riposo in Kosovo

Un’anziana ospite di una casa di riposo kosovara è stata umiliata e picchiata dalle infermiere per puro divertimento. Gli abusi sono stati immortalati in un video fatto circolare sui social network.
A cura di Davide Falcioni
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Un'anziana ospite di una casa di riposo kosovara è stata umiliata e picchiata dalle infermiere per puro divertimento. Gli abusi sono stati immortalati in un video fatto circolare sui social network ed hanno suscitato scandalo e rabbia.

Il filmato – pubblicato nei giorni scorsi dall'attrice Kaltrina Zeneli – mostra le violenze inferte da un'infermiera nei confronti di un'anziana donna, ospite di una casa di riposo di Pejë, in Kosovo. L'infermiera immobilizza la vittima: "Sto per fare pranzo, perché mi disturbi"?, chiede l'infermiera prima di iniziare a deridere, prendendola a ginocchiate e schiaffeggiandola, per poi spingerla via.

La scena è stata ripresa con lo smartphone da un'altra persona presente nella struttura e il filmato, circolato da una chat all'altra, due giorni fa è finito in mano all'attrice Kaltrina Zeneli.

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È stata lei a diffonderlo pubblicamente online sollevando il caso: "Sono stata contattata sui social da un anonimo – ha raccontato l'attrice a RTK -. Mi ha chiesto dove avrebbe potuto inviare delle immagini relative a un caso di violenza, gli ho risposto che poteva mandarle alla polizia, ma poi ho guardato il video e ho deciso di pubblicarlo sui social affinché venisse diffuso anche dai media. Mi auguro che questa denuncia contribuisca a far luce su tanti episodi del genere che rimangono ignoti".

Il primo obiettivo dell'attrice è stato raggiunto: dopo la pubblicazione del filmato infatti la Procura di Pejë ha deciso di aprire un'inchiesta. Due pubblici ministeri, accompagnati dalla polizia, si sono recati nella casa di riposo ed hanno individuato le infermiere responsabili degli abusi, ponendo in stato di fermo non solo quella che ha malmenato l'anziana, ma anche la sua complice che ha registrato le violenze nella convinzione che si trattasse di una "simpatica bravata". Indagata anche la responsabile della struttura. Le tre rischiano anche il licenziamento.

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