161 CONDIVISIONI

Furia narcos dopo l’arresto del figlio di El Chapo, spari contro un aereo e in città: “Restate a casa”

Una ondata di violenza è scoppiata in Messico dopo l’arresto di Ovidio Guzman, figlio del re della droga El Chapo e leader del cartello narcos di Sinaloa. Rappresaglia in città e spari contro un aereo: colpita la fusoliera, ma nessun ferito.
A cura di Ida Artiaco
161 CONDIVISIONI
Immagine

In Messico è esplosa la violenza dopo che nelle scorse ore è stato arrestato Ovidio Guzman, figlio di El Chapo, il famoso re della droga e leader del cartello di Sinaloa prima della sua estradizione negli Stati Uniti.

Secondo quanto hanno affermato le autorità locali, l'arresto è avvenuto nella città di Culiacan po il 32enne è stato trasferito a Città del Messico. Ovidio Guzman è già stato trasportato in un carcere di massima sicurezza. Il che ha dato vita ad una ondata di violenza, che ha spinto l'amministrazione di Culiacan a invitare la popolazione a non uscire di casa.

Uccisi 7 membri delle forze di sicurezza

"Per favore, vi chiediamo di non uscire in strada, vediamo circolare in città mezzi, furgoni con tinte molto scure e sono civili, non circolate in gruppi, NON uscite, le pattuglie continuano a monitorare la situazione", ha scritto su Twitter il ministro della Sicurezza di Sinaloa, Cristobal Castañeda.

Membri dei cartelli narcos hanno dato vita a vere e proprie rappresaglie in città. Sette membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi negli scontri, tra cui un colonnello, e 21 sono rimasti feriti così come otto civili.

Ovidio Guzman.
Ovidio Guzman.

Aeroporto chiuso dopo spari contro un velivolo

Non solo. È stato anche chiuso l'aeroporto internazionale di Culiacan dopo che un aereo civile è stato attaccato a colpi d'arma da fuoco e sono atterrati anche due aerei dell'esercito.

La compagnia aerea messicana Aeromexico, infatti, ha confermato che la fusoliera di uno dei loro velivoli pronto a decollare da Culiacan a Città del Messico è stata colpita da alcuni proiettili nella giornata di giovedì.

"Mentre stavamo accelerando per il decollo, abbiamo sentito degli spari molto vicini all'aereo, ed è stato allora che ci siamo buttati tutti a terra", ha raccontato a Reuters David Tellez, uno dei passeggeri a bordo, che viaggiava insieme alla moglie e ai 3 figli piccoli. Nessuno di loro è rimasto per fortuna ferito.

Chi è Ovidio Guzman e come è stato arrestato

La cattura di Ovidio Guzman arriva prima di un vertice dei leader nordamericani a Città del Messico in programma la prossima settimana, a cui parteciperà anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden insieme al primo ministro canadese Justine Trudeau e al presidente Andrés Manuel López Obrador. Tra i temi al centro dell'incontro proprio quello della sicurezza.

Gli Usa avevano offerto una ricompensa di 5 milioni di dollari per informazioni che portassero all'arresto di Ovidio. Al momento non è chiaro se il 32enne verrà estradato negli States come il padre, che sta scontando l'ergastolo nella prigione federale Supermax in Colorado.

Ovidio Guzman, chiamato anche El Raton, controllava da tempo il cartello di Sinaloa, una delle organizzazioni di traffico di stupefacenti più potenti al mondo, insieme ai fratelli Alfredo Guzman Salazar, Ivan Guzman Salazar, soprannominati "Los Chapitos", e Ismael "El Mayo" Zambada Garcia.

161 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views