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Bimbo entra in una cartolibreria e chiede aiuto per studiare, il proprietario gli regala tutto

I fatti sono avvenuti nella Libreria Dino, che si trova a San Rafael, nella provincia argentina di Mendoza. Un testimone ha assistito alla scena e l’ha raccontata su Facebook. Il post è diventato virale ed è arrivato all’autore di quel bel gesto, Mauricio Casado, 48 anni. L’uomo ha spiegato che quanto si vede nel filmato non è accaduto solo quella volta, ma in diverse altre occasioni e che ad ispirarlo è stato suo padre, primo proprietario della cartolibreria: “All’inizio non capivo perché lo faceva, ma adesso sì…”
A cura di Biagio Chiariello
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“Quando ero ragazzo, vedevo il mio vecchio regalare provviste ai bambini che entravano in negozio. Non chiedevano soldi, ma semplicemente una matita, quaderni, penne e altro. Non l'ho mai capito. ‘Perché dà sempre via queste cose?' mi chiedevo. Quando sono cresciuto l'ho capito…". Mauricio Casado, 48 anni, è il proprietario della ‘Libreria Dino', che si trova nel centro di San Rafael nella provincia argentina di Mendoza. Qualche giorno fa un bambino è entrato nella sua cartolibreria e gli ha fatto una richiesta ben precisa: voleva essere aiutato a studiare, non avendo i mezzi per poter acquistare tutto l’occorrente. Il librario non ci ha pensato su due volte ad accontentarlo.

In quel momento era presente un altro cliente, rimasto molto colpito dalla scena che ha voluto raccontare su Facebook: “Il proprietario della libreria Dino ha fatto entrare un bambino nei suoi locali che ha chiesto … non soldi, non cibo … è entrato per chiedere provviste per poter andare a scuola. Il proprietario si è avvicinato agli scaffali dei prodotti, ha riempito una borsa con il materiale scolastico e ha chiesto “Che altro ti serve?'. Il post è diventato virale e le congratulazioni non hanno tardato ad arrivare. Infobae ha contattato Mauricio che ha deciso di condividere il video delle telecamere a circuito chiuso del suo negozio con il giornale online. E ha spiegato che ciò che si vede nel filmato non è accaduto solo quella volta, ma è stata la prima in cui c'erano testimoni per renderlo pubblico. Ad ispirare il 48enne è stato appunto il padre, Dino Casado, che ha sempre aiutato i bambini allo stesso modo. “Da quando è successo, molte persone hanno iniziato a inviarci messaggi. Una signora ha detto che quando ha perso il lavoro, mio padre ha dato i materiali a sua figlia. L’ho mostrato a mio padre e lui ha pianto leggendo il messaggio” ha dichiarato Mauricio.

Mauricio Casado
Mauricio Casado

“Il ragazzo è entrato e ha chiesto molto rispettosamente se avevamo delle provviste perché non aveva soldi per comprarle da usare a scuola – ha spiegato a Infobae – . Gli ho chiesto di cosa avesse bisogno e tutto quello che ha chiesto erano quaderni e colori. Abbiamo aggiunto una matita, una penna, una gomma, un temperamatite, un righello, un astuccio e poche altre cose. Ho messo tutto in una borsa e gliel'ho dato. Se n'è andato molto contento, ha ringraziato prima di uscire", ricorda Mauricio e riconosce che "da queste parti, ogni giorno i ragazzi vanno chiedendo qualcosa o vendendo cose, e di solito collaboriamo con l'uno o l'altro, ma quando chiedono provviste, non chiedono soldi o altro, non possiamo rifiutare. A questo al bambino non abbiamo risolto tutti i problemi, ma beh è stato qualcosa".

Un'immagine del 2020 del vecchio proprietario, Dino Casado, con i dipendenti della sua libreria. Prima della quarantena, l'uomo di 74 anni andava a lavorare ancora ogni giorno.
Un'immagine del 2020 del vecchio proprietario, Dino Casado, con i dipendenti della sua libreria. Prima della quarantena, l'uomo di 74 anni andava a lavorare ancora ogni giorno.

Intanto la comunità di San Rafael si è attivata per trovare il bambino del video e la sua famiglia per scoprire se ha bisogno di più aiuto. "Non conosco il suo nome o dove abita, e mi dispiace molto perché ho ricevuto messaggi da molte persone che si sono offerte di aiutarlo e continuano a chiedere informazioni sulla situazione della famiglia", dice, angosciato dalla sua stessa incertezza, Mauricio. Pensando al risultato della sua azione, l'uomo esprime un desiderio: “Vorrei che questa storia possa generare un effetto positivo moltiplicato e faccia riflettere molte persone sull'importanza di aiutare il prossimo. Non è necessario collaborare con i soldi, in casa abbiamo tutti vestiti che non usiamo ancora in buone condizioni da poter donare a chi ne ha bisogno, sono tante le persone che hanno bisogno di aiuto”, conclude.

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