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Big Sleep out, la notte per i senzatetto: in migliaia a dormire in strada con i clochard

L’iniziativa Big Sleep out ha chiamato a raccolta comuni cittadini e personaggi dello spettacolo in decine di città in tutto il mondo con lo scopo finale di raccogliere almeno 50 milioni di dollari da donare ai senzatetto. In decine di migliaia hanno dormito all’aperto sfidando freddo e maltempo per sostenere la causa.
A cura di Antonio Palma
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Decine di migliaia di persone in decine di città in tutto il mondo hanno deciso di trascorrere una notte all'aperto, dormendo in strada sotto le stelle e soprattutto al freddo, per ricordare a tutti le condizioni in cui sono corsetti a vivere i senzatetto. È l'iniziativa Big Sleep out che ha chiamato a raccolta comuni cittadini e personaggi dello spettacolo da Londra a New York, da Madrid a Brisbane passando per Mumbai e Manila, con lo scopo finale di raccogliere almeno 50 milioni di dollari da donare ai senzatetto. All'iniziativa benefica hanno riposto in tanti senza farsi scoraggiare dalle condizioni climatiche, spesso avverse, come accaduto nella capitale britannica.

A Londra, dove il raduno era fissato a Trafalgar Square, ad esempio, i volontari hanno dovuto fare i conti con un tempo decisamente inclemente visto che sul posto si sono scatenate forti piogge e durante la notte le temperature sono scese sotto i dieci gradi. Nella capitale inglese, con i senzatetto e i volontari, anche l'attrice britannica Helen Mirren che ha voluto leggere una favola a quanti si sono accampati in piazza per dormire nei sacchi a pelo. Nella grande Mela, invece, ad animare e incoraggiare i partecipanti all'iniziativa c'era l'attore americano Will Smith.

L’iniziativa Big Sleep out  è stata lanciata da Social Bite, impresa sociale scozzese che dà lavoro ai senzatetto e ha avuto come compito raccogliere fondi per a favore di diverse associazioni impegnate per i clochard in giro per il mondo. Una gara di solidarietà che ha accomunato singole persone ma anche banche e aziende che hanno fatto cospicue donazioni. La trovata ovviamente è anche simbolica ed è servita per "mandare un messaggio ai leader politici perché trovino delle soluzioni per i senza dimora e i per i rifugiati" come ha spiegato uno degli organizzatori

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