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Basket: la Croazia condanna l’Italia, addio Giochi di Rio

Gli Azzurri perdono la finale Preolimpica a Torino 84-78 e salutano i Giochi Olimpici di Rio. Una gara in cui l’Italia ha sempre giocato in rincorsa e in affanno. Nell’ultimo quarto gli azzurri riagguantano i croati 70 a 70 nei secondi conclusivi ma crollano nel primo supplementare.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Italia non andrà a Rio de Janeiro per le Olimpiadi. Un appuntamento che mancava dal 2004 e che dovrà ancora attendere. Una gara vissuta sempre in affanno, in difficoltà, di rincorsa. Nel quarto quarto reazione d'orgoglio degli uomini di Messina che a 60 secondi dal termine riacciuffano i croati 70 a 70 potandoli al supplementare dove però si spengono le speranze azzurre che escono mestamente di scena 84-78.

Primo quarto – A Torino il pubblico delle grandi occasioni prova a trascinare gli Azzurri che però pagano subito pegno davanti ad una Croazia più decisa e precisa. Prima che la gara si interrompa per circa mezz'ora per problemi al tabellone elettronico ripristinato dopo una pausa al limite dell'imbarazzante. Ma la ripartenza è ancora croata con l'Italia che lascia il primo quarto sotto di 7 (19 a 12) con una percentuale al tiro bassissima (29%) con 0/3  e un mesto 2/4 al tiro per Gentile, il migliore dei nostri.

Secondo quarto – Il primo possesso del secondo quarto è azzurro con Belinelli che forza subito da tre, sbagliando e lasciando campo alla Croazia che vola a +10 alla prima occasione. Lo squillo lo suona Datome che riporta l'Italia a -8 e con Belinelli che fa esplodere il pubblico con una bomba che riporta gli azzurri a -5. L'Italia riemerge sotto canestro, con più attenzione nel vincere i rimbalzi e costringendo i croati ai tiri forzati. Bogdanovic trascina però i biancorossi che si riportano a +9 mentre l'Italia cerca i punti di Bargnani e Gallinari ancora imballati a metà secondo quarto. Tanto che Ettore Messina al +11 (28 a 17) è obbligato al time out per riordinare le idee azzurre in balia degli avversari. Missione quasi compiuta con gli azzurri a -5 (28/23) , per arrivare al -1 con Hackett aiutato da una difesa molto più chiusa sotto canestro che riapre la gara. All'intervallo lungo gli azzurri sono ancora in partita, ma ci pensa Bogdanovic a ristabilire le distanze: 39 Croazia, 34 Italia.

Terzo quarto – Gli Azzurri partono finalmente forte: l'Italia cresce e punisce la Croazia nei primi 3 minuti del 3° quarto con un parziale di 8/0 che la spinge al recupero, all'aggancio e al sorpasso 42 a 39 facendo esplodere il Palapitour di Torino. Inizia un punto a punto esaltante dove hanno la meglio i croati che si riportano a +3 (50/47). Bene nell'attacco azzurro Melli e Gigi Datome male invece Belinelli che si carica di falli e non riesce ad incidere.

Quarto quarto – Ultimi dieci minuti che ripartono con l'Italia sotto di 2 (54/52) per giocarsi l'accesso ai Giochi di Rio. I 15 mila del Palalpitour trascinano gli azzurri che ritornano in vantaggio 55 a 54 nel momento cruciale dell'ultimo quarto. La reazione croata non manca: 58 a 55 e Italia ancora sott'acqua con la partita che pian piano sfugge di mano agli uomini di Messina che si aggrappa all'ultimo time out a 6 dal termine. Nel finale di partita la Croazia scappa a +8 a 4 dal termine con un parziale croato di 9/0. Il finale è da cardiopalma: l'Italia tira fuori l'orgoglio ma si carica di falli: quinto di Datome, quinto di Gallinari e quando gli Azzurri a 1.42 si trovano a +1 tutto diventa maledettamente difficile. Simmons coi liberi capovolge tutto: Croazia a +1 (67/66). Risponde Belinelli: 67/68 Italia. Bogdanovic però riporta i croati a +1 a 60 secondi dal fischio finale. Ma alla fine il tabellone dice 70/70 e si va ai supplementari.

Supplementare – Parte male l'Italia perdendo due palle in attacco e subendo il +5 croato nei primi secondi di gioco che ricondanna gli azzurri con la tripla di Simmons che non perdona una difesa in difficoltà. La reazione è targata Aradori che mette il primo canestro della sua partita, da 3. Italia sempre in apnea, a -2 che diventano -4 con i 2 liberi di Dario Saric.

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