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Avvicina bimba di 4 anni con i video sul telefono, la stupra e la getta in fin di vita nei campi

L’orrore in India dove la piccola è stata ritrovata 16 ore dopo la scomparsa, viva ma in gravissime condizioni. Accusato del terribile reato un cameriere del posto di 22 anni a cui gli agenti sono arrivati dopo aver sentito vari testimoni.
A cura di Antonio Palma
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Con la scusa di farle vedere dei video sul suo cellulare, ha avvicinato una bimba di soli 4 anni convincendola a seguirlo prima di violentarla e gettarla in fin di vita nei campi. L'orrore in Madhya Pradesh, stato dell'India Centrale, dove la piccola è stata ritrovata 16 ore dopo la scomparsa, sanguinante ed esanime tra i cespugli  nel distretto di Khandwa.

Accusato del terribile reato un cameriere del posto di 22 anni a cui gli agenti sono arrivati dopo aver sentito vari testimoni. L'uomo, che abita nello stesso villaggio dove la piccola era da poco arrivata coi genitori braccianti agricoli, era stato visto intrattenere la bimba con i video sul cellulare negli ultimi giorni.

I genitori avevano denunciato la scomparsa della piccola lunedì mattina dopo averla cercata inutilmente nel villaggio. Decine di persone si erano mobilitate per cercarla tra canali e fienili agricoli ma senza successo.

La polizia a quel punto si era concentrata sul sospetto che, Fermato e interrogato, infine ha indicato il luogo in cui la bimba è stata ritrovata nelle prime ore di martedì, viva ma in gravissime condizioni. L'uomo ha condotto la squadra di ricerca in un luogo a meno di due chilometri dalla casa della bimba.

La bambina è stata immediatamente trasferita in un ospedale di Indore dove lotta tra la vita e la morte. Dopo averla stuprata, infatti l'aggressore ha tentato di ucciderla strangolandola ma senza riuscirci.

Secondo la polizia locale, l'uomo identificato come Rajkumar Singh dormiva a 100 metri di distanza dalla casa della piccola. Secondo la polizia, l'imputato inizialmente avrebbe anche sostenuto il coinvolgimento di un'altra persona nel delitto, definendosi solo testimone ma per gli inquirenti si è trattato di una menzogna.

Parlando all'Indian Express, il sovrintendente di polizia di Khandwa, Vivek Singh, ha dichiarato: "Durante l'interrogatorio, Rajkumar inizialmente continuava a ingannarci. Ha nominato anche un'altra persona. Infine ha ammesso di aver rapito la ragazza e di averla violentata prima di lasciarla tra i cespugli a circa 1,5 km da casa sua".

Quello della piccola purtroppo è il terzo caso di un minore violentato nel Madhya Pradesh in meno di una settimana. "Tutto questo è il risultato di mentalità perverse, contro le quali abbiamo bisogno di consapevolezza sociale", ha detto il ministro dell'Interno dello stato indiano Narottam Mishra, aggiungendo: "Parenti, vicini e altre persone simili sono coinvolti in molti dei crimini contro le donne. La società deve utilizzare misure come il boicottaggio e, in generale, abbiamo bisogno di maggiore consapevolezza. Sul fronte legale, il nostro governo ha già previsto la pena di morte per gli stupratori"

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