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In cima all’Everest senza una gamba, veterano realizza il suo sogno

Charlie Linville, 30 anni, è il primo veterano invalido a raggiungere la vetta dell’Everest. Ha realizzato il suo sogno grazie al team del progetto “The heroes project”, un’associazione che dà supporto ai veterani congedati dall’esercito per le loro ferite.
A cura di Susanna Picone
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Forse niente è davvero impossibile e il sergente Charlie Linville, trenta anni, ne è la prova. L’uomo ha infatti realizzato quello che sembrava davvero un sogno impossibile: ha raggiunto la vetta dell’Everest con una sola gamba. Linville, nativo dell’Idaho, sposato e con due figli, nel 2011 in Afghanistan venne colpito da un dispositivo esplosivo che gli provocò un trauma cranico e lesioni devastanti nel piede e nella mano destra. Nel 2013, nonostante diversi tentativi di riabilitazione, gli venne amputata la gamba destra sotto il ginocchio. E ora è diventato il primo veterano invalido a raggiungere la cima dell'Everest.

Il supporto del team “The heroes project” – Il suo sogno si è trasformato in realtà grazie al team di “The heroes project”: si tratta di un'organizzazione no-profit creata nel 2009 da Tim Medvetz che guida spedizioni montane con veterani che hanno riportato gravi ferite, permettendo loro di riscoprire la loro forza e l'orgoglio di scalare le vette più impegnative del mondo. L’ex marine e i suoi amici del team non si sono fatti scoraggiare neppure dal vento che soffiava fortissimo, a oltre 50 chilometri orari, e dopo nove ore di salita sono riusciti a compiere la loro impresa.

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