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“Aiuto”, donna entra in negozio e si chiude in bagno: sequestrata e torturata per due mesi in Florida

La terribile vicenda scoperta solo quando la donna è riuscita a scappare rifugiandosi in un negozio e chiudendosi in bagno a Tampa, in Usa. Il presunto aguzzino arrestato il giorno dopo e solo con un rocambolesco inseguimento della polizia in autostrada a velocità folle.
A cura di Antonio Palma
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"Lei urlava e piangeva e diceva: ‘Ho bisogno di aiuto'. Ho bisogno di aiuto. Aveva il viso gonfio e gli occhi neri. Aveva tutta la faccia tumefatta” così la cassiera di un negozio della Florida, in Usa, racconta la terribile scena che lunedì scorso è avvenuta in una rivendita di una stazione di servizio a Seffner, alla periferia di Tampa. Una donna è entrata chiedendo aiuto e poi si è chiusa in bagno dove è rimasta fino all’arrivo della polizia a cui ha raccontato che era vittima di un sequestro da oltre due mesi.

Il suo presunto aguzzino, il 48enne Walter Medina, è stato arrestato il giorno dopo e solo con un rocambolesco inseguimento in autostrada a velocità folle. Secondo l’accusa, avrebbe sequestrato la donna e abusato di lei da quando l'aveva rapita nel gennaio scorso, picchiandola ripetutamente con una mazza da baseball e pugnalandola con un cacciavite. Quando la donna è riuscita a scappare aveva lividi e ferite profonde su tutto il corpo, come ha confermato l'ufficio dello sceriffo della contea di Hillsborough.

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"La vittima ha sopportato sofferenze inimmaginabili per mano di Medina mentre lui la teneva prigioniera con la forza nella zona di Tampa Bay e minacciava di ucciderla se fosse fuggita o avesse cercato aiuto", ha detto la polizia. La via di fuga quando l’uomo si è distratto lasciandola da sola per un momento per entrare in un supermercato.

La fuga mentre l’uomo era a fare compere. Le riprese di sorveglianza del parcheggio mostrano la donna che corre in strada, entra nel negozio di una stazione di servizio a Seffner, alla periferia di Tampa, in Florida, e chiede aiuto ai presenti. La donna ha urlato che aveva bisogno di aiuto e si è chiusa in bagno. Gli agenti hanno ottenuto un mandato di cattura per il suo aguzzino, al quale è stata data la caccia il giorno successivo.

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Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo l’avrebbe avvicinata in strada mentre lei chiedeva l’elemosina. Lui si sarebbe finto amichevole e di buon cure aiutando la mendicante incrociata per strada con cibo e medicine ma, dopo averla convinta a salire sul suo mezzo, avrebbe sequestrato la donna, picchiandola e torturandola per oltre due mesi.

L’uomo che ha precedenti per rapimento e rapina, ora è accusato di tentato omicidio di secondo grado, rapimento a mano armata, percosse aggravate con gravi lesioni personali e resistenza alle forze dell'ordine. "Non riesco a immaginare quanto ha dovuto patire per mesi la vittima, ma posso immaginare il sollievo che ha provato quando sono arrivati ​​i nostri agenti", ha detto lo sceriffo di Hillsborough, Chad Chronister, aggiungendo: "Devo lodare il coraggio della vittima per essere sfuggita al suo rapitore e aver cercato aiuto".

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