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Agente fa sesso col detenuto nella sala preghiera del carcere in Uk, condannata: “Insieme per 4 minuti”

La guardia carceraria 23enne Isabelle Dale ora sarà costretta a passare dall’altra parte e  trascorrere diversi anni in carcere. Parallelamente alla relazione la guardia aveva anche un secondo detenuto come amante.
A cura di Antonio Palma
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Un'agente del servizio Penitenziario britannico è stata condannata dal tribunale per aver fatto sesso con un detenuto del carcere dove lavorava nel Surrey. La guardia carceraria 23enne Isabelle Dale ora sarà costretta a passare dall'altra parte e  trascorrere diversi anni in carcere.

Secondo l'accusa, la giovane agente si appartò con il detenuto 33enne Shahid Sharif nella sala preghiera del penitenziario facendo sesso mentre altri due detenuti stavano alla porta di guardia. "Il 19 luglio 2022, la signorina Dale e il signor Sharif sono stati visti entrare insieme nella stanza multireligiosa situata in un'ala della prigione. Rimasero lì per quattro minuti mentre due detenuti sembravano fare da vedette.Entrambi uscirono insieme dalla stanza e tornarono verso l'ala dela prigione, mentre la signorina Dale sembrava sistemarsi" ha spiegato il procuratore chiedendo la condanna.

Secondo l'accusa, la giovane aveva in realtà  intrapreso una vera e propria relazione sentimentale con il detenuto 33enne. Come accertato successivamente, infatti, Dale si era tatuata sulla nuca il nome dell'uomo e aveva una foto di loro due insieme sopra il letto. Parallelamente alla sua relazione con Sharif, però, Dale aveva anche un secondo detenuto come amante.

Dopo la scoperta dell'incontro nella sala di preghiera, Sharif era stato trasferito in un altro carcere ma la relazione con l'agente era continuata. Lei scriveva lettere d'amore al detenuto, descrivendo la loro vita insieme fuori dal carcere. Peccato però che le lettere erano arricchite con cannabis sintetica.

Per questo è stata ritenuta colpevole di due capi d'imputazione per cattiva condotta in un ufficio pubblico e cospirazione per introdurre in prigione un articolo proibito. Condannando entrambi, il giudice ha dichiarato: "Siete stati condannati per reati molto gravi. Non vedo alternative a una pena detentiva sostanziale".

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