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Aereo ucraino precipitato in Iran, ci sono i primi arresti: “Indagini a tutto campo”

Il portavoce della magistratura di Teheran, Gholamhossein Esmaili, ha annunciato che sono stati effettuati i primi arresti in relazione all’abbattimento dell’aereo della Ukraine International Airlines da parte di un missile iraniano per errore. Non è stato specificato il numero né l’identità dei fermati, ma continua l’indagine a tutto campo sulla tragedia.
A cura di Ida Artiaco
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Sono stati effettuati i primi arresti in relazione al disastro aereo del volo della Ukraine International Airlines, abbattuto per errore da un missile iraniano e nel quale sono morte 176 persone. Lo ha annunciato il portavoce della magistratura di Teheran, Gholamhossein Esmaili, che ha anche aggiunto che "il suo paese negli ultimi tre giorni ha avviato un'indagine a tutto campo sulla tragedia e che alcune persone sono state fermate nelle ultime 72 ore". Tuttavia, non è stato indicato il numero esatto delle persone finite in manette, né la loro identità. "Lo stato maggiore delle forze armate, che è stato incaricato delle indagini, ha interrogato molte persone", ha spiegato Esmaili. Anche la magistratura ha avviato un’indagine in collaborazione con l’esercito, l’Organizzazione per l’aviazione civile e altre organizzazioni che si occupano di attacchi cibernetici ed elettronici, ha aggiunto il portavoce.

La notizia arriva dopo le ultime dichiarazioni del presidente Hassan Rouhani, che aveva ammesso in un discorso in diretta tv che l'abbattimento dell'aereo ucraino è stato un "errore imperdonabile" e che l'Iran punirà tutti i responsabili dell'incidente, aggiungendo che il "tragico evento sarà indagato a fondo. Per il nostro popolo è molto importante in questo incidente che chiunque abbia commesso un errore o sia stato negligente a qualsiasi livello. Dobbiamo assicurare alla nostra gente che non succederà più". Proprio contro il governo si era accesa la protesta nelle scorse ore per la tragedia del volo della Ukraine International Airlines, in cui hanno perso la vita 176 persone, la maggior parte di origine iraniana e canadese. Per giorni Teheran aveva negato un suo effettivo coinvolgimento nella vicenda, dopo che fonti Usa avevano parlato di un possibile abbattimento da parte di un missile iraniano a Newsweek. L'incidente si è verificato pochi ore dopo l'attacco missilistico alle base americane in Iraq proprio da parte dell'Iran come atto di vendetta per l'uccisione del generale Soleimani.

Proprio in relazione alle manifestazioni, è stato precisato sempre da Esmaili che sono "circa 30" le persone fermate in proteste "illegali" scoppiate da sabato in Iran per l'abbattimento del Boeing ucraino, alcune delle quali sono già state rilasciate. "Siamo tolleranti verso la manifestazioni legali", ha aggiunto il portavoce. L'Iran aveva negato ieri di aver sparato contro i dimostranti.

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