553 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Elezioni regionali 2015, ecco la lista degli impresentabili

La Commissione Antimafia ha presentato oggi ufficialmente la “Lista nera” dei candidati impresentabili alle elezioni regionali.
A cura di Antonio Palma
553 CONDIVISIONI
Immagine

Ore 20.35 – Bindi: “Giudicheranno gli italiani chi usa le istituzioni per fini politici, ma non sono io”. Quello della Commissione Antimafia “è stato un impegno esclusivamente istituzionale, condiviso dall'Ufficio di presidenza, allargato ai capigruppo e che fino a ieri è stato apprezzato dal Pd, e che peraltro ha confermato che le liste del partito sono in regola. Ed ora, solo perché il nome di un candidato, la cui condizione era da tempo conosciuta da tutti e rilanciata da tutti i mezzi d'informazione, ci si indigna contro il lavoro della Commissione e della sua presidente. Giudicheranno gli italiani chi davvero usa le istituzioni per fini politici, ma certamente non sono io”: è la replica della presidente della Commissione Antimafia Rosi Bindi intervenuta nella polemica seguita alla pubblicazioni della lista degli impresentabili. “Ho taciuto per tutto il pomeriggio di fronte al tentativo di delegittimare il lavoro della Commissione e la mia persona. Ma non posso più farlo di fronte alle accuse dei due vicesegretari del mio partito – ha spiegato Bindi – In cosa sarebbe la lotta personale? Era ampiamente noto che la verifica si sarebbe fatta. Lo prevede il codice che abbiamo approvato all'unanimità come uno strumento della nostra attività di conoscenza e inchiesta sul rapporto mafia politica”.

Ore 20.20 – Renzi: “Non si usi antimafia per regolare conti nel Pd”. “Mi fa molto male che si utilizzi la vicenda dell'antimafia per una discussione tutta interna, per regolare dei conti interno al Partito democratico: l'antimafia è un valore per tutti, non può essere usata in modo strumentale”, è quanto ha detto il premier Matteo Renzi alla chiusura della campagna elettorale del Pd nelle Marche. “Voglio essere molto chiaro, perché su questo non si scherza: siamo il Pd e sul tema della illegalità e del rispetto della lotta contro la corruzione il Pd non fa sconti al nessuno”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.

Ore 19.45 – Gli impresentabili sono 16, cancellato Iacolare. Il nome di Biagio Iacolare – candidato Udc, Napoli – presente nella sezione degli impresentabili relativa ai “casi di prescrizione per reati rientranti nel codice di autoregolamentazione con giudizio ancora pendente” va cancellato. Lo afferma in una nota la Commissione Antimafia. I nominativi emersi dalla verifica sono dunque 16. La Commissione Antimafia ha accertato che, come scrive il suo legale, la sentenza di proscioglimento per prescrizione emessa dal GUP del Tribunale di Napoli è stata annullata senza rinvio dalla Corte suprema di Cassazione – VI Sezione penale – con pronuncia del 24.3.2015 con la formula “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato”, con una recente sentenza di cui è stato reso noto il dispositivo ma non sono state ancora depositate le motivazioni. Non sono stati aggiornati i registri giudiziari che hanno fornito i dati alla Commissione. Intanto piovono ancora critiche su Rosy Bindi: “La presidente della commissione, che per tanti anni ha richiamato tutti al valore della Costituzione, poteva evitare di metterne a repentaglio uno dei principi fondamentali”, così i vicesegretari del Pd, Lorenzo Guerini e Deborah Serracchiani che accusano Bindi di aver usato la lista degli impresentabili per “una personale lotta politica”.

Ore 18.45 –  Bindi: “Provo grande sofferenza”. “Provo una grande sofferenza, vedere che non viene rispettato il lavoro di una istituzione come la commissione Antimafia. Dal mio partito non me lo sarei mai aspettato”, questa la reazione di Rosy Bindi, travolta dalle critiche dopo la lista degli impresentabili, affidata all’Huffington Post. Bindi ha detto che la Commissione ha agito correttamente e che ha applicato il regolamento. “L'ufficio di presidenza, allargato ai capigruppo, ha sempre condiviso tutte le procedure nelle diverse fasi del percorso di verifica, dando pieno mandato alla presidente di concludere il lavoro. Nessuna iniziativa è stata presa in modo autonomo dalla presidente Bindi”, si legge in una nota della commissione Antimafia. Intanto Vincenzo De Luca ha affermato di aver dato mandato al suo legale di querelare per diffamazione la Bindi: “Io sfido la signora Bindi ad un dibattito pubblico, entro la mattinata di domani, per poterla sbugiardare, e dimostrare che l'unica impresentabile è lei”, così il candidato alla presidenza della Regione Campania. “Mi pare evidente  – ha continuato De Luca – che questa campagna di aggressione, che sarebbe stata eccessiva anche per Totò Riina, ha un solo obiettivo: cercare di mettere in difficoltà il Governo nazionale e Renzi. L'aggressione vera è al segretario del partito”.

Ore 15.40 – De Luca : "Denuncio la Bindi" – Immediate le reazioni politiche dopo la pubblicazione della lista degli impresentabili, in particolare nel mirino è finita la presidente della commissione parlamentare bicamerale antimafia Rosy Bindi. I principali attacchi verso la parlamentare sono arrivati proprio dagli altri esponenti del suo partito, il Pd. "Bindi sta violando la Costituzione, allucinante che si pieghi la commissione antimafia a vendette interne di corrente partitica" ha commentato ad esempio il deputato Ernesto Carbone, mentre Vincenzo De Luca, il nome più in vista nella lista, annuncia addirittura una denuncia. "Denuncio Rosy Bindi per diffamazione e la sfido a un pubblico dibattito per sbugiardarla" ha spiegato il candidato campano. Anche il senatore Pd Andrea Marcucci definisce quello di Bindi "uno show inutile e imbarazzante", mentre per Orfini "L'iniziativa della presidente della commissione Antimafia è incredibile istituzionalmente, giuridicamente, ma anche culturalmente, perché ci riporta indietro di secoli, quando i processi si facevano nelle piazze aizzando la folla".

ore 14:25 – La Bindi ha spiegato poi la tempistica: "Dopo aver avuto l'accesso alle banche dati, abbiamo valutato 4mila candidati con i dati di prefetture e direzione nazionale antimafia (qualcuno arrivato in ritardo), con un lavoro lungo e scrupoloso. Vi assicuriamo che non ci sono errori e riteniamo di essere più attendibili delle liste uscite sui giornali". Ovviamente, ha precisato la Bindi, la lista degli impresentabili "non comporta l'ineleggibilità del candidato. E non abbiamo il potere di far ritirare nessuno, solo di dare informazioni ai cittadini".

Il dettaglio dei candidati per le singole liste è il seguente:  i tredici candidati della Campania "impresentabili" sono: Antonio Ambrosio (Forza Italia), Luciano Passariello (Fratelli d'Italia), Sergio Nappi (Caldoro presidente), Vincenzo De Luca (Pd), Fernando Errico (Ncd-Campania popolare), Alessandrina Lonardo (Forza Italia, moglie dell'ex ministro Clemente Mastella), Francesco Plaitano (Popolari per l'Italia), Antonio Scalzone (Popolari per l'Italia), Raffaele Viscardi (Popolari per l'Italia), Domenico Elefante (Centro democratico-Scelta civica), Biagio Iacolare (Udc), Carmela Grimaldi (Campania in rete) e Alberico Gambino (Meloni-Fratelli d'Italia-An); i quattro candidati della Puglia, come noto, sono Fabio Ladisa (Popolari per Emiliano), Enzo Palmisamo (Movimento per Schittulli), Giovanni Copertino (Forza Italia) e Massimiliano Oggiano (Lista Oltre con Fitto).

Ore 14.13 – Sono 17 gli impresentabili, tra di loro  anche il candidato del centrosinistra in Campania, Vincenzo De Luca. È quanto emerge dai documenti diffusi dalla commissione bicamerale Antimafia in merito alla lista di candidati impresentabili alle elezioni regionali 2015 al termine dell’Ufficio di presidenza e della seduta plenaria della Commissione. Nel dettaglio i 17 nomi appartengono a candidati nelle regioni Puglia e Campania. Si tratta dei candidati Ambrosio, Passariello, Ladisa, Nappi, De luca, Errico, Lonardo, Plaitano, Scalzone, Viscardi, Elefante, Palmisano, Iacolare, Copertino, Oggiano, Grimaldi e Gambino.

Ore 13.50 – "Molto tempo per i nomi perché non abbiamo banca dati". "Sarebbe stato meglio se i nomi fossero usciti 10 giorni fa ma i tempi sono questi perché non abbiamo una banca dati che ci metta nelle condizioni di sapere in tempi reali i carichi pendenti. La Dna ci mette 36 ore per interrogare gli uffici giudiziari, poi bisogna fare altre verifiche incrociate". Lo ha spiegato il vice presidente della Commissione Antimafia, Claudio Fava, a margine della riunione della commissione che oggi divulgherà i nomi dei cosiddetti impresentabili alle prossime elezioni regionali. Intanto l'annuncio dei nomi previsto per le 13, subito dopo la riunione plenaria, sta slittando al pomeriggio. Sulla Commissione però continuano a piovere critiche sui tempi dell'annuncio. "L'Antimafia doveva pensarci prima, ora deve dare urgentemente i nomi per difendere i cittadini da futuri rappresentanti possibilmente mafiosi" ha dichiarato ad esempio Roberto Fico, parlamentare del M5S e presidente della Vigilanza della Rai, aggiungendo: "Dobbiamo cambiare questo paradigma, gli impresentabili non devono essere presentati e l'Antimafia deve riuscire a fare informazione molto prima per tutelare i cittadini".

UPDATE: Renzi: "Nessun impresentabile sarà eletto". "Mai visto dibattito così autoreferenziale e lontano dalla realtà come quello sui candidati impresentabili perché sono pronto a scommettere che, come tutti sanno ma nessuno ha il coraggio di dire, nessuno di loro – nessuno! – verrà eletto" lo ha scritto il Presidente del Consiglio Matteo Renzi nella sua Enews parlando a proposito dell'elenco degli impresentabili che sarà diffuso tra poco dalla commissione antimafia dopo la riunione plenaria. "Sono quasi tutti espressioni di piccole liste civiche" ha aggiunto ancora Renzi sottolineando dunque lo scarso rischio di impresentabili nei consigli regionali. Anche il Ministro degli interni ha espresso le sue perplessità sula lista del'antimafia spiegando: "Andrei cauto sulle liste degli impresentabili presentate a poche ore dalla chiusura della campagna elettorale, perché i punti essenziali sono il rispetto della legge e la responsabilità dei partiti". "Quando una legge permette a un cittadino di candidarsi, se è inopportuno che si candidi ma la legge glielo consentirebbe devono essere i partiti a scegliere, assumendosi il rischio di perdere voti a causa di quella candidatura" ha concluso il leader di Ncd.

Giornata fondamentale oggi per le prossime elezioni regionali 2015 e che potrebbe scatenare furibonde polemiche politiche. Questa mattina infatti la commissione parlamentare antimafia presieduta da Rosy Bindi divulgherà ufficialmente tutti i nomi dei candidati cosiddetti impresentabili, tra le inevitabili polemiche che divamperanno. Del resto la stessa scelta di dare l'annuncio alla vigilia delle elezioni e nell’ultimo giorno di campagna elettorale, ha scatenato pesanti critiche e battibecchi tra le forze politiche in corsa per questa tornata elettorale. C'è chi sostiene che la scelta possa mettere in difficoltà il governo e il premier Matteo Renzi e chi invece plaude all'iniziativa. La comunicazione ufficiale della "Lista nera" è attesa intorno alle 13, orario in cui è stata fissata la seduta plenaria della commissione Antimafia che dovrà divulgare i nomi dei candidati in alcune liste per le elezioni regionali su cui pendono sospetti di collusione con la criminalità organizzata. La riunione della Commissione Bicamerale sarà preceduta alle 12,45 dall’ufficio di presidenza della Commissione Antimafia, un altro appuntamento che si prevede molto teso.

Sono molti infatti malumori interni alla Commissione sia tra la maggiorana che tra le opposizioni. "Fino ad ora le gestione della vicenda è stata tutta nelle mani della presidente Bindi. Dispiace essere arrivati a ridosso del voto e quello che è certo è che se siamo a questo punto qualcuno se ne dovrà assumere la responsabilità" ha spiegato ad esempio il segretario dell'Antimafia, il socialista Marco Di Lello. "Non avevo dubbi sul fallimento completo della commissione, sapevo sarebbe stata una buffonata" ha commentato invece il senatore del M5SMario Michele Giarrusso, aggiungendo: "Il Pd ha il freno a mano tirato per via di ricatti e veti incrociati". Il vicepresidente dell'antimafia Claudio Fava invece difende la lista e parla di "pacchetto non insignificante". "Questa lista non è la colonna infame, è un contributo di verità e trasparenza" ha sottolineato Fava.

553 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views