Egitto: faida religiosa per amore tra Cristiano e Musulmana

Mentre l'ex ministro degli Interni d'Egitto viene processato, in questo Paese nord africano sconvolto dalla rivolta al regime di Mubarak, si consuma il tragico epilogo di una faida religiosa.

La vicenda ha coinvolto due famiglie del villaggio egiziano di Sol, situato a pochi chilometri a sud del Cairo. Il motivo della disputa è stato il fidanzamento tra un cristiano copto e una ragazza musulmana, un amore proibito in Egitto, dove i matrimoni tra due fedeli di religioni diverse sono severamente vietati, a meno ché non abbia luogo una previa conversione all'Islam.

Le autorità egiziane hanno diffuso la notizia della morte di due uomini e dello scoppio di un incendio nella Chiesa di Shahedain. Secondo alcune testimonianze, le violenze sarebbero nate da litigio fra un contadino e alcuni suoi parenti, infuriati perché l'uomo non aveva ostacolato il fidanzamento tra sua figlia e un mercante cristiano. Il quotidiano "France Presse" riporta che a seguito del violento litigio, ha avuto luogo una sparatoria in cui sono rimasti uccisi i genitori di entrambi i giovani amanti. Dopo il funerale del padre della ragazza, un gruppo di musulmani ha dato poi fuoco alla chiesa del villaggio di Shahedain. Fortunatamente le forze dell'ordine egiziane sono riuscite a domare le fiamme e a tirare fuori dalla chiesa tutti i fedeli. In seguito, l'esercito è riuscito a riportare la calma all'interno del villaggio.

Non si tratta dell'unico episodio di violenza nato dall'intolleranza religiosa che divide i Musulmani e i Cristiani Copti, la cui presenza in Egitto sfiora il 10 per cento della popolazione complessiva. Ricordiamo che durante la notte dello scorso Capodanno, un attentato in una chiesa di Alessandria ha causato la morte di 22 cristiani copti. E proprio oggi nella città di Alessandria si è verificato un altro episodio di violenza. All'alba è intervenuto l'esercito egiziano per trarre in salvo gli ex agenti delle Sicurezza dello Stato presi di mira da un folto gruppo di dimostranti, che rivendicavano contro di loro diversi episodi di violenza avvenuti durante la repressione del regime di Mubarak.