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Pace fiscale, ultimo giorno per saldare il debito attraverso rottamazione ter e saldo e stralcio

Lunedì 2 dicembre è l’ultimo giorno per pagare la rata della rottamazione ter e del saldo e stralcio. Chi ha aderito alla pace fiscale si trova a pagare in alcuni casi la prima e in altri casi la seconda rata di entrambe le misure: vediamo attraverso quali canali i contribuenti possono pagare la rata.
A cura di Stefano Rizzuti
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Ultime ore per pagare la rata della rottamazione ter e del saldo e stralcio. È prevista, infatti, per lunedì 2 dicembre la scadenza per i contribuenti che hanno aderito alla pace fiscale. La scadenza era fissata per sabato 30 novembre, ma è slittata di due giorni cadendo durante il weekend. Sono 1,8 milioni i contribuenti che devono versare la rata, per un totale di 15 milioni di cartelle: 11,4 riguardanti la rottamazione, 4,2 per quanto riguarda il saldo e stralcio. Chi paga in ritardo o salta anche una sola rata perde l’adesione alla definizione agevolata, quindi non può più saldare in questo modo il suo debito né può più ricorrere alla rateizzazione. L’unica eccezione è quella prevista dai cinque giorni di tolleranza per i ritardatari: i giorni, in realtà, diventano di più grazie al weekend e ci sarebbe tempo, in caso di ritardi, fino a lunedì 9 dicembre.

Quella del 2 dicembre è la seconda rata per chi ha aderito alla rottamazione ter e al saldo e stralcio in tempi utili, ovvero entro aprile: questi contribuenti hanno pagato la prima rata entro luglio e sono circa 1,2 milioni. A questi si aggiungono altri 270mila persone che hanno aderito dopo, grazie alla riapertura dei termini fino al 31 luglio. Inoltre chi ha aderito entro aprile e non ha pagato la prima rata di luglio ha la possibilità di rimettersi in regola con una sanatoria e pagando insieme, a dicembre, entrambe le prime rate.

Rottamazione ter, come si paga

I contribuenti per versare la seconda rata possono fare riferimento alla comunicazione delle somme dovute che è stata già inviata con gli importi da pagare e i relativi bollettini. Si può, inoltre, richiedere la comunicazione dall’11 novembre. Per ottenerla si può accedere all’area riservata o, senza accedere, utilizzare l’area pubblica, compilare la scheda ‘Richiesta comunicazione’ allegando un documento di riconoscimento. Al codice fiscale di riferimento, poi, verranno inviate le comunicazioni. Per pagare ci sono diversi sistemi: lo si può fare nella propria banca, nei bancomat abilitati al sistema Cbill, con l’online banking, negli uffici postali, nelle tabaccherie aderenti, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, con l’App Equiclick o attraverso la piattaforma Pago Pa.

Come funziona il saldo e stralcio

Al saldo e stralcio hanno aderito i contribuenti in situazione di grave e comprovata difficoltà economica. Può aderire chi ha un Isee non superiore ai 20mila euro o, indipendentemente dall’Isee, chi ha – alla data di presentazione della dichiarazione di adesione – una procedura di liquidazione aperta. I contribuenti la cui domanda di saldo e stralcio è stata accolta pagano una cifra che va dal 16% al 35% dell’importo dovuto, senza sanzioni e interessi.

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