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Manovra, oggi il via libera definitivo alla Camera: ecco le misure principali

Oggi la Camera darà il via libera alla manovra economica del governo giallorosso. Mentre il ministro dell’Economia ha definito la legge di Bilancio un “piccolo miracolo”, l’opposizione ha criticato sia le tempistiche strette, sia l’impossibilità di mettere mano al testo, arrivato ‘blindato’ alla Camera. E ci sono state polemiche anche su alcune delle misure contenute nel testo. Ma vediamo nello specifico i principali provvedimenti.
A cura di Annalisa Girardi
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Arriverà oggi il via libera definitivo della Camera alla legge di Bilancio. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, ha posto la fiducia a nome del governo alla manovra e al maxiemendamento: "A nome del governo e autorizzato dal Consiglio dei ministri pongo la questione di fiducia nel testo identico a quello approvato dal Senato", ha affermato. Il sì definitivo di Montecitorio arriverà in due sole letture: l'opposizione ha infatti criticato sia le tempistiche strette, sia l'impossibilità di mettere mano al testo, arrivato ‘blindato' alla Camera.

Si tratta dell'ultimo passaggio parlamentare per la manovra: "Con la legge di Bilancio non ci limitiamo a mettere il Paese e i conti in sicurezza, ma vogliamo intraprendere un cammino ambizioso che attraverso il dialogo e il confronto con tutti punta a rendere l’Italia un Paese non solo più prospero ma più giusto e più unito", ha detto il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri.

Le polemiche sulla manovra

Sulla questione dei tempi per l'approvazione, si è espresso in maniera negativa anche il presidente della Camera, Roberto Fico: "Anche io non sono contento dei tempi, non potrei esserlo da presidente della Camera e nemmeno da deputato. Ho usato tutti gli strumenti possibili, non possiamo andare oltre perché c'è il rischio dell'esercizio provvisorio e la necessità di mandare la legge al Capo dello Stato per firmarla", ha affermato.

Diversa è la posizione del ministro Gualtieri, che ha definito la manovra un "piccolo miracolo" in quanto ha portato a termine "in così breve tempo un'impresa che in estate sembrava talmente insuperabile da contribuire a innescare una crisi di governo". L'ostacolo più grande è certamente stato quello rappresentato dalle clausole di salvaguardia dell'Iva per oltre 23 miliardi di euro. Ma non solo: il governo giallorosso ha anche dovuto affrontare l'accusa di aver varato una ‘manovra delle tasse'.

Le critiche si sono concentrate specialmente su plastic tax e sugar tax, i due provvedimenti che hanno subito il maggior numero di correzioni da quando hanno fatto il loro ingresso nel testo della legge di Bilancio. Ma vediamo quali sono le principali misure contenute nella manovra che oggi riceverà il via libera da Montecitorio.

Le principali misure della manovra

Tra i principali provvedimenti inclusi nella legge di Bilancio troviamo il Green New Deal, cioè una serie di misure di tipo ambientale che vedono a disposizione un fondo da oltre 4 miliardi di euro per il periodo 2020-2023. Ci sono poi la plastic tax, che prevede un ricarico di 45 centesimi al chilo per i prodotti monouso, e la sugar tax, che rimane a 10 centesimi al litro e slitta ad ottobre (invece che entrare in vigore a luglio come l'imposta sulla plastica). È stata azzerata la stretta sull'imposizione delle auto aziendali: anche se non contribuirà a rinforzare le casse dello Stato, il governo si augura comunque che faciliti una svolta eco del parco auto, dal momento che le vetture più ecologiche avranno un impatto sul reddito del 25%, contro il 60% di quelle più inquinanti.

È inoltre previsto un aumento delle accise sui carburanti a partire dal 2021: con un emendamento presentato negli ultimi giorni, il governo ha sterilizzato le clausole di salvaguardia sulle accise per benzina e diesel nel 2020, ma queste si vedranno aumentate per circa 800 milioni nel 2021 e per 1,2 miliardi nel 2022. Per le clausole di salvaguardia dell'Iva, come accennato, il governo ha sterilizzato l'aumento delle aliquote per circa 23 miliardi. Per l'anno successivo si prevede comunque l'aumento dell'Iva di circa 3 punti percentuali.

Le legge di Bilancio contiene anche disposizioni per il taglio del cuneo fiscale: è stato istituito un fondo per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti, che si troveranno quindi un bonus in busta paga, per circa 3 miliardi di euro per il 2020 e 5 miliardi a decorrere dal 2021. Della misura beneficeranno principalmente i 4,5 milioni di lavoratori con un reddito tra i 26mila e i 35 mila euro. Sono coloro che fino al momento si sono visti esclusi dal bonus Renzi e che adesso potranno contare invece su circa 50 euro in più al mese (quindi 500 euro annuali).

La manovra contiene anche diversi provvedimenti di lotta all'evasione fiscale, in primis gli incentivi per i pagamenti elettronici. Il governo intende premiare il ricorso a circuiti di pagamento elettronici, garantendo dei rimborsi, per favorire la tracciabilità delle transazioni. È stato istituito un fondo da tre miliardi per il 2021-2022. Creato anche il fondo alla famiglia, le cui risorse saranno utilizzare per sostenere politiche di aiuto alle famiglie in difficoltà.

A favore delle famiglie, il governo ha inoltre posto la sostanziale gratuità degli asili nido per una buona parte dei nuclei familiari italiani, aumentando allo stesso tempo i posti disponibili. Passa anche il bonus bebé e sono aumentate le risorse stanziate a favore delle persone con disabilità. Aumentano anche i fondi per l'edilizia sanitaria per 2 miliardi di euro e viene abolito il superticket, cioè il costo aggiuntivo rispetto al tradizionale ticket sanitario che si paga su analisi ed esami medici prescritti, ovvero sulle ricette di diagnostica e di visite specialistiche ambulatoriali.

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