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Bonus mobili 2020, sconti del 50% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici: come funziona

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida relativa all’utilizzo del bonus mobili ed elettrodomestici per il 2020. Le regole, al di là delle date, non cambiano rispetto agli scorsi anni. Andiamo a vedere chi può usufruire (e in quali condizioni)della detrazione al 50% sull’acquisto di oggetti di arredamento.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il bonus mobili si rinnova per il 2020. La detrazione sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici per chi ha effettuato lavori di ristrutturazione è stata rinnovata anche per l’anno in corso. Ed è valida solamente per chi ha iniziato lavori di ristrutturazione nella sua abitazione a partire dal primo gennaio 2019. Chi, invece, ha effettuato la ristrutturazione prima di questa data può sfruttare il bonus in caso di nuovi lavori. La detrazione, come ricorda Il Sole 24 Ore, è stata prorogata per la settimana volta. E tutti i dettagli sul bonus mobili vengono riepilogati nella nuova guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate.

Se i lavori sono iniziati nel 2019, il bonus vale per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici fino alla fine del 2020. E vale, ovviamente, anche per gli interventi di ristrutturazione iniziati nello stesso 2020. Non si può, invece, sfruttare il bonus se i lavori sono iniziati fino al 31 dicembre 2018: in quel caso l’ultima data utile per usufruirne era la fine del 2019. L’intervento deve essere avviato prima dell’acquisto dei mobili, anche se poi i pagamenti si possono effettuare in qualsiasi ordine, purché l’intervento sia partito prima.

Quanto vale il bonus mobili ed elettrodomestici

Il bonus consiste in una detrazione del 50% della spesa fino a un tetto massimo di 10mila euro. La cifra viene restituita in dieci rate annuali. La spesa per gli arredi può superare quella dei lavori. Però il bonus vale solo per chi beneficia delle detrazioni sulla ristrutturazione. Non, quindi, per tutti i tipi di lavori. Per quanto riguarda le singole abitazioni, devono essere almeno lavori di manutenzione straordinaria, come il cambio delle finestre, la sostituzione delle porte o l’installazione di climatizzatori a pompa di calore. Oppure, ancora, si può trattare di una vera e propria ristrutturazione edilizia.

L’inizio dei lavori deve essere documentato con l’abilitazione amministrativa presentata al Comune oppure con la comunicazione alle Asl, se obbligatoria. Ancora, nei casi di lavori per cui si ricorre all’edilizia libera, può essere sufficiente un’autocertificazione in cui viene indicata la data di inizio lavori con l’effettivo riscontro sul fatto che quei lavori siano realmente tra quelli agevolabili.

Come pagare per accedere al bonus mobili

Intanto va ricordato che il bonus non vale solo per i mobili, ma anche per gli elettrodomestici di classe non inferiore ad A+. I pagamenti per accedere alle detrazioni devono essere effettuati con bonifici ordinari, bancomat o carte di credito. Nel caso di pagamenti con carta, la data di riferimento è quella in cui viene effettuato il pagamento e non il giorno dell’addebito. Il beneficiario del bonus deve conservare la ricevuta del bonifico, la ricevuta dell’avvenuta transazione e la documentazione di addebito sul conto per chi utilizza le carte. Infine, per quanto riguarda l’acquisto di alcuni elettrodomestici come lavatrici, frigoriferi e forni è necessario effettuare la comunicazione all’Enea entro 90 giorni dal collaudo o dalla consegna.

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