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Bollette a 28 giorni, arrivano i rimborsi: diventano automatici per tutti

Una sentenza del Consiglio di Stato stabilisce che tutti gli operatori che hanno utilizzato il sistema delle bollette a 28 giorni (quindi con cadenza diversa da quella mensile e con conseguente pagamento di una mensilità in più in un anno) devono rimborsare automaticamente gli utenti danneggiati. Anche nel caso in cui non venga richiesto esplicitamente il rimborso.
A cura di Stefano Rizzuti
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I rimborsi per le bollette a 28 giorni, in passato applicate da molti operatori telefonici, devono essere automatici. E non devono arrivare solamente nel caso in cui siano gli stessi utenti a farne esplicita richiesta. A stabilirlo è una sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto un ricorso presentato da Vodafone per i rimborsi delle tariffe a 28 giorni. Non vale, quindi, l’interpretazione di alcuni operatori secondo cui i rimborsi dovevano essere effettuati solamente per chi ne faceva richiesta. Vodafone aveva presentato ricorso contro la delibera dell’Agcom sul diritto di rimborso per tutti gli utenti che avevano pagato le bollette su base di 28 giorni anziché mensile, arrivando così a pagare una mensilità in più in un anno.

Bollette a 28 giorni, la sentenza del Consiglio di Stato

La sentenza del Consiglio di Stato si rivolge non solo a chi ha presentato ricorso, ma a tutti gli operatori. E si arriva a definire quello delle bollette a 28 giorni come un meccanismo “sleale” e addirittura “eversivo”. Che i rimborsi fossero dovuti a tutti gli utenti danneggiati era già chiaro dalle precedenti sentenze, ma ora il Consiglio di Stato ha fatto un passo in più, intervenendo anche sulle modalità dei rimborsi.

I rimborsi per le tariffe a 28 giorni

Secondo la delibera dell’Agcom i rimborsi devono essere sempre automatici. Gli operatori, invece, sostengono che sia giusto darli solamente a chi l’ha effettivamente richiesto. Il che comporta il fatto che, stando ai dati riportati da Repubblica, solo il 5% dei rimborsi è stato effettivamente erogato. Gli operatori, quindi, puntano a non effettuare i rimborsi in automatico, considerando che riguardano milioni di persone con rimborsi da 20-30 euro a utente, per un totale di centinaia di milioni di euro da pagare.

Le conseguenze delle sentenza del Consiglio di Stato

Secondo il Consiglio di Stato la soluzione è quella di attivare “lo strumento della tutela indennitaria automatica di massa a favore di tutti e ciascuni utenti”. Una risposta per far fronte alle “violazioni generalizzate che pregiudicarono una moltitudine di utenti mediante un’unica e identica condotta da parte dei più rilevanti operatori di telefonia”, con riferimento a quanto avvenuto con le bollette a 28 giorni. Per la prima volta, con questa sentenza, il Consiglio di Stato riconosce all’Agcom il potere di stabilire una “tutela indennitaria automatica di massa”. Questa sentenza, inoltre, rafforza l’Agcom nella sua battaglia per i rimborsi automatici, proseguendo anche con la procedura sanzionatoria nei confronti degli operatori che hanno utilizzato la tariffazione a 28 giorni.

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