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Doppio delitto a Catania, uccide prima l’ex fidanzata e poi il nonno di lei

Un duplice omicidio dettato dalla rabbia per una storia d’amore finita male: Stefania Noce, 24 anni, e il nonno Paolo Miano sono stati uccisi in casa dall’ex fidanzato di lei che poi, dopo aver colpito anche la nonna, ha tentato la fuga. I carabinieri lo hanno trovato, ancora sporco di sangue, sul lungomare di Acate.
A cura di Susanna Picone
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Un duplice omicidio dettato dalla rabbia per una storia d’amore finita male: Stefania Noce, 24 anni, e il nonno Paolo Miano sono stati uccisi in casa dall’ex fidanzato di lei che poi, dopo aver colpito anche la nonna, ha tentato la fuga. I carabinieri lo hanno trovato, ancora sporco di sangue, sul lungomare di Acate.

Un “delitto passionale”, così potrebbe essere definito il dramma che ha colpito Stefania Noce, una ragazza ventiquattrenne di Catania che ieri è stata barbaramente uccisa a coltellate dall’ex fidanzato, un ragazzo come lei, suo coetaneo, col quale per anni aveva condiviso le sue giornate. Un ragazzo che, a quanto pare, non riusciva ad accettare quella parola “fine” alla loro storia durata quattro anni, forse tantissimi quando si è così giovani, e che ieri, armato di un coltello che poi ha scagliato contro la ragazza e non solo, è arrivato a casa di Stefania, in via Cairoli, una delle stradine del centro di Licodia Eubea, dove la sua ex fidanzata abitava con i nonni.

Stefania ha aperto la porta al suo assassino

“ Un'amica, una figlia, una studentessa modello, una delle migliori risorse di questo paese. ”
Un vicino di casa
Stefania, nonostante il rapporto ormai interrotto, aveva aperto la porta di casa a Loris Gagliano, e lo aveva accolto al piano superiore dove solitamente lei spendeva le sue ore da studentessa. Lì è iniziata la lite dovuta appunto al fatto che Loris non riusciva ad accettare la fine della loro storia. La lite e poi quelle coltellate che, prima di uccidere Stefania, fanno precipitare sopra il nonno di lei, richiamato dalle urla disperate della nipote. La furia del giovane però non si ferma su Stefania ma continua, in maniera ancora una volta mortale, sul nonno 71enne, Paolo Miano, che aveva tentato di fermare il giovane. Anche per lui non c’è niente da fare, le coltellate di Loris lo uccideranno in pochi minuti. Loris prova allora a scappare via e sulle scale si scontra con la nonna di Stefania: come in un film dell’orrore, in una escalation di violenza, si scaglia anche contro di lei ma per fortuna il coltello non colpisce punti vitali e permette alla donna di chiamare i soccorsi. È lei che trova la forza e il coraggio di raccontare, in questo modo, i tragici fatti: “È stato Loris, voleva uccidere anche me”, il racconto disperato di una donna sotto shock che ha perso in pochi minuti prima la nipote e poi il marito.

Intanto Loris scappa via con la sua Ford Ka, guida per quasi quaranta chilometri arrivando nel territorio di Acate, in provincia di Ragusa. Lì viene scovato, ancora sporco del sangue delle sue vittime e con l’arma del delitto in macchina, e arrestato dai carabinieri. Per lui l’accusa di duplice omicidio e di tentato omicidio.

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