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Denunciato dopo critiche a Minniti, SI e Possibile: “Il governo chiarisca”, M5s: “Clima di repressione”

I capigruppo a Camera e Senato di Sinistra Italiana – Possibile a Giulio Marcon e Loredana De Petris, hanno chiesto al governo di chiarire l’operato delle forze dell’ordine, dopo che Fanpage.it ha reso pubblica la denuncia per “vilipendio delle istituzioni”, che ha raggiunto un giovane praticante avvocato dopo che, nel corso di una manifestazione di Amnesty International, aveva criticato i decreti Minniti-Orlando e le politiche del governo in materia di sicurezza e immigrazione.
A cura di Valerio Renzi
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Loredana De Petris e Giulio Marcon, rispettivamente capogruppo al Senato e alla Camera di Sinistra Italiana – Possibile, in un comunicato esprimono la loro preoccupazione per la denuncia ricevuta da un giovane praticante avvocato per “vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze Armate”,  dopo aver criticato in piazza i decreti Minniti-Orlando in materia di sicurezza e immigrazione. Un episodio raccontato da Fanpage.it, e già arrivato in parlamento con due interrogazioni parlamentari di SI e Mdp. "È assolutamente inverosimile la notizia, che abbiamo appreso poco fa dal sito Fanpage.it, della denuncia di ‘vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze Armate', del giovane praticante avvocato che il 20 giugno scorso a Roma aveva criticato pubblicamente il decreto Minniti dal palco di una manifestazione per i diritti umani e i migranti promossa da Amnesty International", si legge nella nota dei di Marcon e De Petris.

Gli esponenti della sinistra sono poi tornati a chiedere chiarezza sull'operato delle forze dell'ordine e al governo di rispondere alle interrogazioni parlamentari depositate: "È ingiustificabile L'azione degli esponenti delle forze di polizia che il mese scorso identificarono e cercarono di intimidire il giovane avvocato in piazza del Pantheon. Ed è ancora più ingiustificabile la successiva iniziativa assunta. Ora siamo davvero curiosi di sapere cosa ne pensano i responsabili politici del Viminale e vedremo anche come andrà nella aule di giustizia, perché con i diritti sanciti dalla nostra Costituzione non si scherza. A questo punto, però – concludono – il governo risponda subito alle interrogazioni presentate perché vogliamo sapere le motivazioni di questo ultimo atto e se gli operatori di polizia responsabili allora di quella prevaricazione siano stati o no oggetto di ispezione per un'iniziativa inaccettabile".

Anche il MoVimento 5 Stelle, con una interrogazione a prima firma Federica Dieni sollevano il caso e parlano di "clima di repressione". "Siamo preoccupati rispetto a quanto successo negli scorsi giorni a Roma: è inaccettabile che davanti a critiche politiche contro il decreto Minniti venga aperta un'indagine per vilipendio", spiegano i membri in Commissione Affari Costituzionali, aggiungendo: "La nostra piena solidarietà va all'attivista e al portavoce di Amnesty. Al netto delle opinioni espresse, che possono essere condivisibili o meno, quello che resta inaccettabile è il clima di repressione".

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