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Denunciate per aver chiamato Salvini “fascista” durante un comizio a Torino

Due giovani attiviste sono state denunciate per vilipendio per avere dato del fascista al vicepremier Matteo Salvini, durante un comizio a Torino, in vista delle elezioni regionali. Il centro sociale Askatasuna, di cui fanno parte le due ragazze, attacca Matteo Salvini su Facebook: “Un pallone gonfiato”.
A cura di Annalisa Girardi
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In foto: Matteo Salvini durante il comizio a Torino.
In foto: Matteo Salvini durante il comizio a Torino.

Due ragazze sono state denunciate per aver urlato "fascista" a Matteo Salvini durante un comizio a Torino. Al momento della contestazione il ministro dell'Interno si trovava in piazza Carlo Alberto per sostenere la campagna elettorale del candidato centrodestra alle regionali, Alberto Cirio. Durante il suo discorso, il ministro dell’Interno ha ringraziato le forze dell’ordine "che soprattutto a Torino devono tenere a bada quei deficienti dei centri sociali, la cui utilità sociale è pari a zero".

Due giovani, vicine all'ambiente del centro sociale Askatasuna, avrebbero quindi gridato al vicepremier "sei un fascista". Salvini  ha subito risposto: "Ti voglio bene, sorella mia. Un bacione, pane e nutella a quelli che vedono fascisti dove non ci sono fascisti. Avete rotto le scatole". Il vicepremier ha poi continuato affermando che non torneranno né fascismo, né nazismo, né comunismo, dal momento che ci troviamo in una democrazia. "Che tristezza, nel 2019 ancora con la falce e il martello. Però mi piacerebbe ci fosse un po' più di rispetto", ha concluso. Le due attiviste sono state poi identificate dalla Digos del capoluogo piemontese e denunciate per vilipendio a istituzioni e cariche dello Stato. Il comizio sarebbe poi proseguito senza ulteriori incidenti.

Dalla pagina Facebook di Askatasuna arrivano anche i commenti dal centro sociale, che ha condiviso la notizia accompagnata dalla descrizione "un pallone gonfiato". Ad un commento che spiega che "la Cassazione ha già stabilito che dare del fascista a Salvini non è reato", la pagina risponde così: "Lo sappiamo, e lo sa anche la Digos, ma comunque quando si tratta di Akatasuna la polizia denuncia sempre e comunque. Per loro è gratis, per noi che siamo tutti lavoratori precari è tempo perso, soldi da spendere per gli avvocati etc. è quello che chiamano lo "stato di diritto" (il loro)".

"Rivendico assolutamente il mio gesto. Salvini sei un fascista – ha scritto si Facebook una delle due ragazze protagoniste della vicenda – Sono una delle due donne che sabato scorso a Torino ha contestato Salvini", ha raccontato in un video pubblicato sulla pagina Facebook del centro sociale Askatasuna. "Questo – ha aggiunto – è il modo in cui il ‘coraggioso capitano' cerca di difendersi da chi lo accusa di essere un fascista. Ma le cose vanno chiamate con il loro nome: le sue affermazioni, la loro politica contro i migranti, contro le donne, contro i poveri, contro i territori sono politiche fasciste".

Salvini, "Se vince la Lega si fa la Tav"

La decisione di Salvini di aprire la campagna elettorale della Lega in vista delle regionali dal Piemonte rappresenterebbe una scelta strategica, in quanto qui è in gioco la Tav. Si tratta quindi di un voto che potrebbe avere una ricaduta a livello nazionale, dal momento che a Roma continuano le discussioni pro e contro l'alta velocità. "Se la Lega vince in Piemonte la Tav si fa", ha dichiarato il segretario del Carroccio. "Avere una Lega forte a Roma e a Torino è garanzia di avere una regione collegata col resto d’Europa", ha continuato il vicepremier.

Le possibilità di vittoria del candidato Cinque Stelle, Giorgio Bertola, al momento rimangono basse. Una situazione da cui il leader leghista intende trarre vatnaggio: "È il governo Conte-Salvini-Di Maio, di cui fino a prova contraria lui (Di Maio) è azionista di maggioranza, ad aver bloccato e rinviato ogni decisione sulla Tav, a lasciare impantanata al ministero dell’Ambiente la pedemontana di Biella e a non voler sbloccare l’Asti-Cuneo. I fatti dimostrano che solo se vincerà chi non ha mai scambiato infrastrutture con poltrone si potranno realizzare in Piemonte quelle opere necessarie per una crescita sicura che migliori il bilancio ambientale del nostro territorio".

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