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Morto Gianrico Tedeschi, decano del teatro italiano e in tv volto di Carosello: aveva 100 anni

Lutto nel mondo del teatro per la morte di Gianrico Tedeschi, decano del palcoscenico italiano e volto noto della tv, da Carosello al varietà. Aveva 100 anni e il decesso si è verificato a Pettenago. Chi ha l’età per aver visto il famoso programma tv, ha legato la sua immagine in maniera indissolubile alla pubblicità delle caramelle Sperlari.
A cura di Ida Artiaco
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Lutto nel mondo del teatro per la morte di Gianrico Tedeschi, decano del palcoscenico italiano e volto noto della tv, grazie alla sua partecipazione al programma tv Carosello. Tedeschi, che aveva compiuto 100 anni lo scorso mese di aprile, ricevendo per l'occasione un messaggio di auguri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è deceduto ieri sera a Pettenago, Novara. La notizia si è diffusa solo nella tarda serata di ieri sul sito buongiornonovara.com che ha riferito come l'attore si sia "spento serenamente". Da molti anni viveva a Crabbia sul lago d'Orta insieme alla moglie Marianella Laszlo, anche lei attrice, e alle due figlie: Sveva, che ha seguito le sue orme diventando attrice, ed Enrica, docente universitaria di sociologia, avuta dal primo matrimonio.

L'esordio in un campo di prigionia

Classe 1920, esordì in un campo di prigionia, poi arrivò il grande successo a teatro, da Strehler a Ronconi, e in tv. Studente alla facoltà di Magistero della Cattolica di Milano, durante la seconda guerra mondiale fu chiamato alle armi come ufficiale e partecipò alla campagna di Grecia; fatto prigioniero dopo l'armistizio, venne internato nei campi di Beniaminovo, Sandbostel e Wietzendorf. Nella prigionia conobbe un altro internato destinato a diventare celebre, Giovannino Guareschi. A Sandbostel recitò per la prima volta nella parte di Enrico IV nell'omonima opera di Pirandello. Poi, nel 1947, mentre si diplomava all'Accademia nazionale d'arte drammatica di Roma, ebbe anche il suo debutto teatrale sotto la guida di Giorgio Strehler. Negli anni successivi recitò in varie compagnie e in diversi teatri, tra i quali lo Stabile di Roma, cimentandosi anche nella rivista e nella commedia musicale (nel 1961 Enrico '61 e nel 1964 My Fair Lady, di Garinei e Giovannini).

La pubblicità delle caramelle Sperlari e la fama in tv

Nel 1950 è Feste ne La dodicesima notte di William Shakespeare, per la regia di Orazio Costa, con attori come Giorgio De Lullo, Camillo Pilotto, Salvo Randone, Nino Manfredi, Rossella Falk e Anna Proclemer, al Castello di San Giusto per il Teatro Verdi (Trieste). Ma soprattutto Tedeschi fu uno dei protagonisti della prosa televisiva e dello spettacolo leggero: nel 1961 affiancò Bice Valori e Lina Volonghi nel varietà di Falqui ‘Eva ed io' e nel 1977 partecipò a ‘Bambole, non c'è una lira'. Prese parte anche ai grandi sceneggiati della Rai. Protagonista assiduo della trasmissione pubblicitaria Carosello, al quale prestò più volte il suo volto buffo e arguto, Tedeschi è ricordato soprattutto come testimonial delle caramelle Sperlari, in scenette trasmesse dal 1974. Sempre negli anni settanta interpretò inoltre, a teatro, Il cardinale Lambertini. Nella stagione 1972-73 partecipò anche alla trasmissione radiofonica Gran varietà, condotta da Raffaella Carrà, nel ruolo del Conversevole della Domenica, un oratore che si esprime in un linguaggio ricercato per un pubblico che lo comprende solo a tratti. Nel 2000 rinnovò il suo successo teatrale interpretando la malinconica pièce ‘Le ultime lune' di Furio Bordon (precedentemente affidato a Marcello Mastroianni, alla sua ultima apparizione teatrale), che portò in scena per dieci stagioni (fino al 2010).

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