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È morta Marida Lombardo Pijola, giornalista e scrittrice sempre dalla parte dei più deboli

È morta a 65 anni la giornalista e scrittrice Marida Lombardo Pijola, a seguito di una lunga malattia. Per anni penna di punta del Messaggero, Pijola era un volto conosciuto anche al grande pubblico e in tanti, nelle scorse ore, hanno voluto salutare una professionista che da anni era impegnata in prima linea a raccontare le ingiustizie.
A cura di Redazione Cultura
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Marida Lombardo Pijola (foto via Facebook)
Marida Lombardo Pijola (foto via Facebook)

È morta a 65 anni la giornalista e scrittrice Marida Lombardo Pijola, a seguito di una lunga malattia. Per anni penna di punta del Messaggero, Pijola era un volto conosciuto anche al grande pubblico e in tanti, nelle scorse ore, hanno voluto salutare una professionista che da anni era impegnata in prima linea a raccontare le ingiustizie, prima occupandosi di mafia, ma anche di violenza sulle donne e di minori. Lo faceva sia scrivendo sui quotidiani che pubblicando libri, l'ultimo era stato "L'imperfezione delle madri" pubblicato da La nave di teseo, casa editrice di Elisabetta Sgarbi che ha voluto ricordarla con parole d'affetto su Twitter.

"Apprendo con dolore della scomparsa di Marida Lombardo Pijola, grande giornalista e narratrice delle realtà sommerse dei giovani, brava autrice di romanzi. Ha affrontato la sua malattia con lo stesso coraggio e forza con cui si buttava nelle sue inchieste e nei suoi romanzi. Era una amica, aveva conosciuto i miei genitori, aveva scherzato con mio padre. Ciao Marida, grazie delle belle avventure che hai voluto vivere con me" scrive Sgarbi, riprendendo lo spirito dei commiati che colleghi e amici hanno scritto in queste ore per ricordarla. Lei che aveva cominciato la sua carriera giornalistica a bari, prima di trasferirsi a Roma prima pubblicando per la gazzetta del Mezzogiorno e poi al Messaggero di cui era stata una delle firme più note.

Pijola si è occupata fin da subito della cronaca giudiziaria, scrivendo anche della morte di Falcone e Borsellino di cui era anche amica, occupandosi di vuolenze sui minori e facendo inchieste sulla Capitale. Uno degli ultimi articoli era stato per la sezione romana del Corriere della Sera "in difesa dei bambini di Castro Pretorio ai quali il cuore cattivo della città aveva rubato le giostre" come si legge sul quotidiano di via Solferino in un articolo in cui le si rende omaggio. Oltre all'attività giornalistica Pijoli ha anche scritto i libri "Ho 12 anni faccio la cubista mi chiamano principessa. Storie di bulli, lolite e altri bimbi", "Facciamolo a Skuola, storie di quasi bimbi" e il romanzo "L’età indecente", oltre alla conduzione di "Questioni di famiglia" su Rai 3 e la presenza come opinionista in alcuni talk show.

Tra coloro che hanno voluta ricordarla sui social ci sono Serena Bortone che su Twitter ha scritto: "È una notizia orribile. Marida, una donna intelligente, perbene, spiritosa, amorevole. Di una bellezza luminosa e rara. Ci mancherai tanto. #maridalombardopijola", Monica Setta che ha ricordato: "Marida, ti ho conosciuto che eravamo ragazze. E tu ragazza dal cuore grande e dagli occhi belli, sei rimasta sempre. Abbracci alla tua famiglia #maridalombardopijola #riposainpace #animabella" mentre Giovanna Melandri ha scritto: "@MaridaLomPijola⁩ è volata viaFaccio mia ogni parola di questo ricordo . Mi mancherai terribilmente amica/sorella. Che la terra ti sia lieve".

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