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Congresso famiglie, Fontana smentisce i 5S: “Nessun ritiro del patrocinio da parte del governo”

Il ministro Lorenzo Fontana ha chiarito la posizione del governo sul patrocinio al Congresso di Verona: “Vorrei chiarire alcune notizie, prive di fondamento. Il mio orientamento, quale ministro di questo governo è stato ed è quello di concedere il patrocinio. È un orientamento che intendo confermare, così come intendo confermare la mia presenza all’evento”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Durante il question time alla Camera il ministro leghista della Famiglia Lorenzo Fontana ha chiarito la questione del ritiro del patrocinio di Palazzo Chigi dal Congresso mondiale delle famiglie, che si terrà a aVerona dal 29 al 31 marzo prossimi. Il quesito è stato sollevato dal deputato Marcello Gemmato (Fratelli d'Italia): "Vorrei chiarire alcune notizie, prive di fondamento. Il mio orientamento, quale ministro di questo governo è stato ed è quello di concedere il patrocinio. È un orientamento che intendo confermare, così come intendo confermare la mia presenza all'evento"

"La concessione del patrocinio risale a novembre – ha aggiunto –  e appare sorprendente che questa questione sia stata affrontata solo adesso dalla stampa. Amareggia che questa notizia sia arrivata mentre eravamo in viaggio verso il New York per un incontro all'Onu, dove avremmo presentato, insieme al dipartimento Famiglia, un pacchetto di misure sulla tutela della donna, sulla conciliazioni dei tempi lavoro-famiglia, del welfare aziendale. Abbiamo presentato un pacchetto di 80 milioni, con misure per la tutela delle madri e dei padri lavoratori. C'è chi ha pensato di dare più peso alle fake news, piuttosto che al lavoro di 9 mesi di questo governo. Voglio chiarire che non abbiamo ricevuto alcuna richiesta di revoca del patrocinio, solo una richiesta di approfondimento istruttorio, a cui abbiamo dato puntuali risposte per il tramite dei nostri uffici. Nei giorni scorsi ho saputo che alcuni gruppi antagonisti avrebbero chiesto il boicottaggio degli albergatori che avevano siglato delle convenzioni con il Congresso mondiale delle famiglie. A questi albergatori va tutta la mia solidarietà".

Marcello Gemmato ha così replicato: "Mi ritengo soddisfatto della risposta, ma lei è in minoranza all'interno di questo governo. Per esempio Luigi Di Maio, capo politico del M5S, ha dichiarato che a Verona andrà ‘la destra degli sfigati'; il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vincenzo Spadafora ha detto che il patrocinio del governo sarebbe fuori dal tempo, e che sarebbe stato ritirato. Soprattutto al Sud la famiglia è quella rete sociale che tiene in piedi la società, contrastando la più grave economica dal Dopoguerra a oggi. Rispetto a questo ritengo che la voce del governo dovrebbe essere più forte. FdI sarà dalla vostra parte, per la difesa di questi valori".

Per il ministro Fontana "la concessione del logo è materia che riguarda il Dipartimento per l'informazione e l'editoria". Quanto al pagamento di un ticket d'ingresso Fontana ha sottolineato che il Congresso "non può assumere, nemmeno indirettamente, un fine lucrativo, così come si evince agevolmente dallo statuto del Comitato e dalla dichiarazione, sotto la propria responsabilità, allegata al modulo di richiesta dal rappresentante legale. Tant'è che il pagamento di un biglietto per l'ingresso è previsto soltanto limitatamente ad una parte del Congresso, mentre sono previsti altri diversi eventi, all'interno di questa iniziativa, che non lo contemplano". Fontana ha poi aggiunto che, "come da locandina inoltrata nei mesi scorsi per la presentazione dell'evento, i temi posti alla nostra attenzione dai promotori riguardavano: i diritti dei bambini, crescita e crisi demografica, salute e dignità della donna e soprattutto politiche aziendali per la famiglia e la natalità. Come si evince si tratta di argomenti in attinenza con le deleghe che mi sono state assegnate".

La segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, dopo aver ascoltato le precisazioni del ministro Fontana in Aula a Montecitorio, attacca i Cinque Stelle: "Il patrocinio del governo al convegno mondiale sulla famiglia di Verona non è stato revocato. Il ministro Fontana ha umiliato la fumosa propaganda del Movimento 5 Stelle, portata avanti da illustri esponenti come il sottosegretario Spadafora e il vicepresidente del Consiglio Di Maio. Sono arrivate tante parole, qualche dichiarazione prorompente, ma purtroppo non c'è stato alcun atto concreto. Un fatto vergognoso, che conferma la loro totale inconsistenza, ma soprattutto ci preoccupa visto l'estremismo di Fontana e dei suoi sostenitori nei confronti dei diritti in generale, e verso quelli delle donne in particolare". 

"Il ministro Lorenzo Fontana, rispondendo alla Camera ad una mia interrogazione sul patrocinio al Congresso mondiale delle Famiglie, ha detto che non ha ricevuto nessuna richiesta di ritiro né formale né in forma privata: quindi i sottosegretari Stefano Buffagni e Vincenzo Spadafora stanno mentendo da 2 settimane. Il governo appoggia il World Congress Family", ha detto la deputata del Pd Giuditta Pini. Durante la replica al ministro Fontana, inoltre, la deputata ha ironicamente chiesto all'esponente del governo di telefonare ai due sottosegretari, visto che da settimane affermano che "non c'è nessun patrocinio, e se c'è è in corso una istruttoria per revocarlo". 

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