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Charlie Gard, decisione finale il 25 luglio. Medico Usa va a Londra per proporre una cura

Il medico di New York che si è offerto di curare il piccolo Charlie Gard incontrerà la prossima settimana il team del Great Ormond Hospital di Londra.
A cura di Susanna Picone
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Dovrebbe arrivare il 25 luglio la decisione definitiva riguardo il caso del piccolo Charlie Gard, il bambino affetto da sindrome di depressione del Dna mitocondriale la cui sta storia sta dividendo il Regno Unito e l’Europa intera. Nell’udienza di ieri l’Alta Corte britannica ha accolto la richiesta di considerare le nuove prove che la terapia sperimentale studiata per lui possa portare a un 10 percento di possibilità di potenziamento dei muscoli e, come sostenuto da un medico, a un “piccolo ma significativo” miglioramento delle funzioni celebrali. Il neurologo statunitense della Columbia University di New York, Michio Hirano, che si è offerto di curare il piccolo Charlie, potrà incontrare il team di medici dell’ospedale britannico dove il bambino è attualmente ricoverato. Insieme al medico americano arriveranno a Londra altri sei medici, incluso un esperto dell'Ospedale pediatrico della Santa Sede.

Per i genitori "segni di miglioramento " in Charlie Gard

La decisione di permettere al professor Hirano di visitare personalmente il bambino inglese rappresenta una prima vittoria giudiziaria per Chris e Connie Gard, i genitori di Charlie, che in precedenza avevano visto respingere le loro richieste di sottoporlo a una cura sperimentale negli Stati Uniti. Nei giorni scorsi i genitori del bambino hanno detto, in contrasto con i medici di Londra, che Charlie non sta soffrendo e appunto hanno contestato i dati dei medici che hanno rilevato danni irreparabili al cervello del bambino facendo leva in particolare sulla misurazione della sua testa. Secondo l'ospedale non è cresciuta negli ultimi tre mesi, segnale di mancata attività cerebrale, mentre la madre ha detto di aver misurato il cranio del piccolo personalmente registrando 2 centimetri in più rispetto alla misurazione dell'ospedale.

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