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Caso Lamolinara in Nigeria, Monti insoddisfatto: “Sbagliato non avvisarci prima”

L’Italia sarebbe stata informata della morte dell’ostaggio italiano in Nigeria solo attraverso una telefonata del premier britannico Cameron, quando l’operazione era ormai avviata. Monti vuole ora ricostruire la vicenda ma la stampa inglese riporta anche un’altra versione: “L’Italia era stata allertata”.
A cura di Susanna Picone
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L’Italia sarebbe stata informata della morte dell’ostaggio italiano in Nigeria solo attraverso una telefonata del premier britannico Cameron, quando l’operazione era ormai avviata. Monti vuole ora ricostruire la vicenda ma la stampa inglese riporta anche un’altra versione: “L’Italia era stata allertata”.

“Sbagliato non avvisarci prima, ora voglio capire come è andata”, con queste parole il presidente del Consiglio Mario Monti ha commentato i fatti di ieri, quando una telefonata del premier inglese David Cameron, ha informato l’Italia della morte dell’ingegnere Franco Lamolinara, ostaggio in Nigeria dallo scorso maggio. L’Italia, per mezzo della telefonata di Londra, ha appreso che l’ingegnere italiano è stato ucciso, insieme al collega britannico Christopher McManus, durante il blitz organizzato dalle forze di sicurezza britanniche e nigeriane volto a liberare i due. Un’operazione finita nel peggiore dei modi possibili ma che, ci informa Cameron, era l’unica possibile perché “avevamo solo questa finestra, non c’era più tempo da perdere. I terroristi si sentivano braccati. Hanno sparato prima loro”.

L’ira dell’Italia – L’Italia sarebbe stata dunque avvisata solo ad operazione avviata e per questo motivo non possono non emergere, ora, da diverse parti politiche, sentimenti quantomeno di insoddisfazione. L’intenzione di Monti è ora quella di ricostruire dettagliatamente i fatti che hanno portato alla morte di Lamolinara e per farlo il professore ha parlato anche con il presidente della Nigeria Goodluck Jonathan al quale, approfittando di una telefonata volta a fare le condoglianze per la perdita del civile italiano, ha chiesto “una ricostruzione dettagliata” di che cosa ha portato alla morte degli ostaggi.

Dure le reazioni di D’Alema e di Cicchitto – Inoltre Monti ha convocato per oggi il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica per chiarire i fatti avvenuti in Nigeria. La stessa perplessità è stata manifestata anche dal presidente del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti Massimo D’Alema: “Occorrerà chiarire con rigore le circostanze che hanno portato le autorità britanniche a decidere l’operazione militare senza preventivamente informare le autorità italiane, ancorché fosse coinvolto un nostro connazionale”. Anche Fabrizio Cicchitto, del Pdl, ha attaccato Londra: “Quello che è accaduto in Nigeria è di una gravità straordinaria”.

Secondo la stampa inglese l’Italia sapeva delle operazioni in Nigeria – La polemica tra l’Italia e l’Inghilterra è però al centro anche delle ricostruzioni della stampa britannica: secondo The Independent, il nostro Paese era in qualche modo già da prima al corrente di ciò che poteva succedere in Nigeria. La diplomazia italiana, secondo il quotidiano inglese, “sapeva che una mossa poteva scattare in tempi brevi”.

“Uccisi con un colpo ravvicinato alla testa” – Intanto, riguardo i dettagli del tragico blitz, dalla stessa stampa britannica si apprende che Franco Lamolinara e Christopher McManus sono stati uccisi “con un colpo ravvicinato alla testa” una volta cominciato il raid delle forze speciali. Secondo il Telegraph, l’ordine di David Cameron per l’attacco è partito ieri alle 9 italiane, dopo una riunione del Cobra, il comitato britannico di emergenza.

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