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Bossi accusa “Roma farabutta e ladrona”

Il senatùr perde il pelo ma non il vizio. Il giorno dopo aver lasciato la guida del Carroccio, afferma che lo scandalo che lo ha travolto con tutta la sua famiglia è una sorta di complotto di “Roma padrona, che ci ha dato questi magistrati”.
A cura di Biagio Chiariello
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Bossi accusa Roma farabutta e ladrona stato tutto organizzato

Il day after delle dimissioni di Bossi è cominciato in maniera non meno allegra degli ultimi giorni, caratterizzati dal caso Belsito. L'ex segretario della Lega Nord ha detto di aver ancora dei dubbi sul suo futuro alla guida del partito di Padania. «Non so se mi ricandido» alla poltrona più importante di Via Bellerio, ha detto ai cronisti assiepati fuori dalla sua casa di Gemonio. Perplessità motivate, indubbiamente, dagli scandali che lo hanno travolto insieme alla sua famiglia. Ad ogni modo, tutto sarà chiarito in occasione del prossimo congresso federale del Carroccio in estate. Fino ad allora al comando della Lega ci sarà il triumvirato Maroni-Calderoli-Del Lago. In ogni caso, Bossi ha le idee chiare su come sono andate le cose:  «A mio parere sa tanto di organizzato, noi siamo nemici di Roma padrona e ladrona, dell'Italia, uno Stato che non riuscirà mai ad essere democratico»

«La Lega è pericolosa – aggiunge Bossi – perché è sotto l'occhio non solo di Roma farabutta che ci ha dato questo tipo di magistrati, ma anche della militanza». Il riferimento qui è innanzitutto all'inchiesta dei pm che hanno scoperto che i soldi pubblici dei rimborsi elettorali destinati al partito, venivano utilizzati per coprire i costi dei vari Riccardo Bossi, il Trota e Rosy Mauro, in breve The Family come enunciava la cartellina scoperta nella cassaforte dell'ex tesoriere leghista. Ma Bossi sa bene che questa bufera che lo ha investito, porta a catalizzare l'attenzione dell'opinione pubblica su tutti i dirigenti leghisti. Per questo, dice «bisogna fare le cose giuste che interessano la gente». E alla gente interesserà sicuramente il fatto che anche il nome dello stesso Calderoli emerge dagli atti delle inchieste. «Rilevanti somme di denaro sono state utilizzate per sostenere le esigenze personali e familiari» dell'ex ministro, oltre che di tutta una serie di personaggi vicini a Bossi.

Il nuovo tesoriere della Lega Nord è Stefano Stefani. Il suo compito sarà quello di « rintracciare tutta una faccenda molto scura, anche l’avvento di questi che poi si scoprono legati alla mafia» afferma, sibillino. Bossi facendo riferimento al presunto collegamento di Belsito con la ‘ndrangheta. Poi ricorda che nel pomeriggio si vedrà con Roberto Maroni, «me lo ha chiesto lui ieri, ci si vede per discutere su cosa dobbiamo fare». E a chi gli chiede dei contrasti con l'ex titolare del Viminale, risponde: «Maroni non è un Giuda. Ha semplicemente fatto una specie di corrente, "I barbari sognanti", ma quasi tutti non sono d'accordo. Non penso che Maroni sia con me ma neppure contro». Sempre a proposito della dura contestazione che aveva visto ieri protagonista Maroni, spiega «nella Lega bisogna essere cauti con la militanza perchè è gente che ci crede davvero. In ogni caso – ha concluso – io non sono più il segretario ma resto sempre un sostenitore della Lega».

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