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Boschi: “Sono pronta a lasciare domattina se si scopre che ho favorito la mia famiglia”

La sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi si dice pronta a “togliere il disturbo domattina” se qualcuno dimostra che ha favorito i suoi familiari. E sulla presunta richiesta di acquisizione di Banca Etruria da parte di Unicredit spiega: “Io mi sono informata sul se, non ho chiesto di. È una informazione, non una pressione. C’è una differenza abissale”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo le parole dell’ex ad di Unicredit Ghizzoni si è riaccesa la polemica sul ruolo avuto dall’allora ministra Maria Elena Boschi sul caso di Banca Etruria. L’attuale sottosegretaria alla presidenza del Consiglio torna sull’argomento questa mattina, in un’intervista rilasciata a La Stampa, rispondendo alle accuse ricevute ieri da vari esponenti dell’opposizione. Boschi sostiene di essere un capro espiatorio e si dice pronta a “togliere il disturbo” nel caso in qualcuno dimostri che ha favorito suo padre e suo fratello nella vicenda di Banca Etruria.

La sottosegretaria alla presidenza del Consiglio ribadisce di non aver fatto pressioni: “Non ci sono stati favoritismi, mio padre è stato commissariato, mio fratello si è licenziato per non creare difficoltà ad altri dipendenti. Se qualcuno mi dimostra che ho favorito i miei, tolgo il disturbo domattina. Io penso di averli danneggiati, ma è un’altra storia”. Diverso è aver chiesto informazioni, secondo Boschi: “Lo rivendico. Sarebbe stato assurdo il contrario. Parlare con gli amministratori delegati e ascoltare gli amministratori delegati è una delle attività di chi sta al governo: chi non lo capisce o è in malafede o è totalmente vittima della demagogia qualunquista”.

Boschi spiega ancora di non essere stata lei a chiedere di acquisire Banca Etruria a Unicredit e all'allora ad Ghizzoni: “Io mi sono informata sul se, non ho chiesto di. È una informazione, non una pressione. C’è una differenza abissale”. Boschi risponde poi a una semplice domanda: “Perché di questi incontri si è saputo solo adesso?”, riferendosi anche a quello avuto con il presidente di Consob Giuseppe Vegas. L’ex ministra risponde: “Trasecolo. I miei contatti con queste persone sono talmente segreti da essere o nei palazzi istituzionali o in sedi pubbliche. Vegas, Visco e Ghizzoni dicono che il mio comportamento è stato corretto e normale”.

Il tentativo – secondo Boschi – è quello di trovare un ottimo capro espiatorio per non discutere delle vere vicende che hanno riguardato il sistema bancario italiano. Io non mi faccio utilizzare come foglia di fico per coprire chi ha sbagliato in questi anni. Da mesi sembra che Banca Etruria sia l’unica priorità per questo Paese”.

Boschi aggiunge ancora:

Io non mi lamento, io prendo atto. Ci sono stati scandali, perdite bancarie per almeno 44 miliardi di euro, vergognose mistificazioni e di che cosa parlano gli addetti ai lavori? Solo della mia agenda e dei miei appuntamenti che sono, peraltro, del tutto legittimi e doverosi. Penso che il Pd abbia fatto benissimo a chiedere la Commissione di inchiesta non per vendicarsi, anche perché non si capirebbe di cosa, ma per mettere in evidenza i nodi che impediscono alla vigilanza di funzionare bene. Noi siamo quelli della trasparenza, sempre. Qualcuno ha trasformato il racconto di questa Commissione in una caccia all’uomo, anzi alla donna. Ma ognuno è responsabile di ciò che fa: il Pd fa bene a insistere per fare chiarezza.

Boschi torna su quanto scritto da Ferruccio De Bortoli e della conferma della sua testimonianza avuta dopo le parole di Ghizzoni. Ma secondo Boschi questa conferma non c’è: “De Bortoli sostiene che io vada da Ghizzoni per chiedergli di comprare la banca e che l’ad a quel punto faccia fare le verifiche. A chiedere a Unicredit di valutare l’acquisizione era stata Mediobanca e le necessarie verifiche erano state fatte prima che io chiedessi informazioni a Ghizzoni. De Bortoli mi ha confuso con Mediobanca, ma non è la prima volta che prende di mira qualcuno di noi del cosiddetto ‘Giglio Magico’. Proprio non gli andiamo giù, peccato. L’azione civile va avanti e spero solo che non cada tutto nel dimenticatoio”.

L’attacco a Villarosa

Boschi sostiene che Marco Carrai ha detto la verità sulla mail inviata a Ghizzoni: “Conosco Marco Carrai. Se dice una cosa, è quella. Ma per chi non si fida basta rileggere le notizie locali dell’epoca per sapere che esisteva un interessamento per la Federico Del Vecchio”. A questo punto la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio mette invece in mezzo un’altra questione, quella di Alessio Villarosa, deputato M5s: “Sorprendente è che un deputato Cinque Stelle chieda un appuntamento al Governatore Visco su un fatto personale e nessuno dica una parola sul tema. Ma forse il problema è che quel deputato, Villarosa, non è toscano”.

Boschi disponibile a correre in qualsiasi collegio elettorale

L’ex ministra risponde anche a chi le chiede, anche dall’interno del Pd, di non ricandidarsi: “Io non ho un problema personale. A me pare evidente quanto sia meschina la strumentalizzazione di queste ore. Se chiedono a me, io darò la disponibilità a correre in qualsiasi collegio con l’entusiasmo e la forza di chi non ha niente da temere. Perché la verità e più forte delle strumentalizzazioni. La decisione però spetta al Pd e ai cittadini: io nel frattempo lavoro e vado avanti”.

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