Bimba venne tolta ai genitori-nonni. Il pg della Cassazione: “Deve tornare da loro”
Gabriella Carsano, di 57 anni, e il marito Luigi Deambrosis, di 69, potranno riabbracciare la figlia Viola nata nel 2010, che era stata loro sottratta perché i due, entrambi di Monferrato, erano stati ritenuti troppo anziani e dunque inadatti a ricoprire il delicato ruolo di genitori. All'uomo e alla donna era stata tolta la bimba dopo essere stati accusati ingiustamente di averla abbandonata in macchina per quattro minuti. Lo ha chiesto il procuratore generale della Cassazione Francesca Ceriani sostenendo che il fatto che la bimba "sia stata adottata non può ottenere tutela perché si tratta di una situazione la cui genesi non è legale".
"La Procura generale – spiega Adriana Boscagli, avvocato che tutela i genitori biologici della bimba – ha accolto favorevolmente la nostra tesi, siamo convinti che la bambina debba essere restituita ai genitori naturali, nei confronti dei quali non è emerso alcun elemento sfavorevole. Crediamo sia giunta l'ora che si metta fine al calvario della bimba, che ha trascorso i suoi primi anni tra comunità e genitori adottivi. I miei assistiti oggi erano emozionati e coraggiosi, hanno grande fiducia nella giustizia".
La piccola Viola, nata sette anni fa a Torino, venne allontanata dai genitori Luigi e Gabriella dopo pochi mesi di vita in seguito a una denuncia per trascuratezza dalla quale sia l'uomo che la donna vennero prosciolti. Nella decisione del tribunale fu determinante anche la loro età avanzata, rispettivamente di 62 e 50 anni. La bimba venne quindi affidata a un'altra famiglia; per un po' a Luigi e Gabriella fu consentito di vederla, in un luogo estraneo e sotto gli occhi degli assistenti sociali. Nel 2013, per decisione dei magistrati, arrivò lo stop a visite e contatti.
Dove vive oggi la piccola Viola
Attualmente Viola è inserita in una famiglia che si prende cura di lei con attenzione. Ha sette anni e non vede i genitori naturali da molto tempo, tanto che difficilmente si ricorderà di loro. Secondo l'avvocato Boscagli, tuttavia, in base a un’analisi neuropsichiatrica, allontanare la bimba dalla famiglia affidataria per "restituirla" ai Deambrosis sarebbe meno traumatico che non scoprire, più avanti, di essere stata tolta ai suoi genitori, con il dubbio devastante che non l’abbiano voluta e l’abbiano abbandonata. "Certo – insisteva nei mesi scorsi il legale – il ritorno deve avvenire con tutte le precauzioni e le gradualità dei tempi necessari a Viola. Gabriella e Luigi Deambrosis l’hanno detto e ripetuto davanti ai giudici che sono pronti ad accettare ogni aiuto e a rispettare le necessità della loro bambina, senza accelerazioni forzate, ma soltanto accogliendo il rientro definitivo quando Viola fosse davvero serena".
