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Berlusconi torna sulla manovra: “Finirà per portare in recessione l’economia”

In una telefonata alla comunità Incontro di Don Gelmini, il Cavaliere torna sul Decreto salva Italia, criticandone le misure depressive. E sul suo futuro in politica afferma: “Resto sempre in pista”.
A cura di Alfonso Biondi
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Ex Presidente del Consiglio

Silvio Berlusconi torna sulla manovra finanziaria approvata lo scorso giovedì al Senato. L'occasione per parlar (male) del provvedimento è la tradizionale telefonata alla comunità Incontro di Don Gelmini, nella quale il Cavaliere si è impegnato a rimarcare i possibili effetti recessivi del decreto: "Fino all'estate scorsa – ha sottolineato- abbiamo sempre tenuto i conti in ordine tagliando le spese invece di aumentare le imposte. Ora però con le nuove tasse si finirà per comprimere i consumi e portare in recessione l'economia". Malumori che Berlusconi aveva esternato anche durante l'iter del provvedimento, ma che non hanno impedito al suo partito di accordare la fiducia a Monti in entrambi i rami del Parlamento. "La soluzione non dipende da noi nè dal governo nazionale, ma dall'Europa" ha comunque precisato l'ex Presidente del Consiglio.

Il Cavaliere ha anche posto l'accento sulla crescente preoccupazione degli italiani che, vista la delicata situazione politica ed economica, mediterebbero di "rifugiarsi" nel Pdl. "I sondaggi ci danno in nettissima ripresa" ha sottolineato Berlusconi, confermando la sua propensione alla campagna elettorale permanente. E a tal proposito il dominus del Pdl ha anche voluto sgombrare il campo da ogni equivoco circa il suo ruolo sulla scena politica: lui ci sarà sempre. "Sono sempre impegnato per la nostra forza di libertà, resto sempre in pista anche per il futuro" ha dichiarato, ricordando che il suo partito gode di ottima salute e che, nonostante tutto, resta la prima forza politica del Parlamento italiano.

Sempre nel corso della telefonata alla comunità Incontro di Don Gelmini, Berlusconi ha sottolineato la necessità di avviare la riforma dell'architettura costituzionale al fine di rendere governabile il Paese. Se le forze politiche riusciranno a portare a termine tale obiettivo, "potremo veramente dire che abbiamo fatto qualcosa di grande e di importante".

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