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Berlusconi onnipresente in tv, è scontro in commissione vigilanza Rai

Il presidente Agcom Cardani: “In caso di presenze preponderanti di alcune parti politiche scatteranno le sanzioni”. Il Pdl in commissione polemizza col discorso di fine mandato di Monti.
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Italy's People's Party for Freedom (PDL)

Silvio Berlusconi con l'ospitata a "Uno Mattina", ultima di una notevole serie scatena lo scontro in commissione vigilanza Rai. Viale Mazzini mette subito le mani avanti e in una nota spiega com'è nata questa overdose di Cavaliere sulle reti della tv di Stato: "Negli ultimi giorni Silvio Berlusconi ha chiesto e ottenuto spazio ad una serie di trasmissioni televisive e radiofoniche – si legge in una nota .. In una ottica di equilibrio precedente alla par condicio la Rai offrirà analoghi spazi di comunicazione ai leader di altre formazioni politiche".
[quote|left]|Berlusconi voleva andare in prima serata e in una trasmissione di sport.[/quote]L'ex presidente del Consiglio, è quanto emerge da una risposta del direttore generale Rai Gubitosi al presidente della commissione vigilanza Sergio Zavoli, aveva chiesto di essere ospitato a ‘Porta a Porta' in prima serata, così come in una rubrica sportiva". Ma queste richieste non hanno avuto seguito. La lettera ha evidenziato che Berlusconi "ha approcciato direttamente reti e testate chiedendo spazi per interviste, utilizzando, di fatto, gran parte degli spazi destinati alla sua area politica". Proprio Sergio Zavoli oggi pomeriggio ha affermato di aver "rinnovato l'invito al direttore generale della Rai a rispettare nell'informazione e nelle presenze dei leader di partito durante la fase che precede l'entrata in vigore del regolamento della commissione di Vigilanza, il criterio della parità di trattamento, oltre che dell'imparzialità, in vista delle prossime elezioni politiche".

Il presidente dell'Agcom, Marcello Cardani, minaccia sanzioni per le emittenti che avranno "presenza preponderante di una parte politica rispetto all'altra". Il PdL, sempre in commissione Rai, ha invece attaccato sulla conferenza stampa di fine mandato di Mario Monti trasmessa in tv. Ora che è in campo politicamente, secondo il Popolo delle Libertà, si tratta di uno spazio politico non istituzionale. In risposta, il commissario Agcom Francesco Posteraro, ha spiegato che domani in occasione del varo del regolamento sulla par condicio verrà presentato un emendamento per estendere le norme ai soggetti non candidati.

L'Usigrai, il sindacato dei giornalisti di viale Mazzini, attraverso il neo segretario Vittorio di Trapani chiede "in questa fase elettorale e pre-elettorale, la massima trasparenza", mentre Beppe Giulietti, parlamentare Pd e animatore di ‘Articolo 21' commenta così: "Prendiamo atto positivamente che la Rai ha fatto sapere che metterà a disposizione di tutte le forze politiche spazi analoghi a quelli ‘chiesti e ottenuti' in questi giorni da Silvio Berlusconi. Restiamo sempre in attesa che l'Agcom voglia comunicare in modo formale tempi e spazi di ciascuna forza politica (che non riguardano solo la Rai ma anche le aziende dell'ex presidente del consiglio) anche perché i tempi di riequilibrio dovranno discendere da queste rilevazioni con particolare riferimento peraltro a quei partiti cosiddetti minori che oggettivamente sono state penalizzati o letteralmente oscurati".

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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