Vannoni, tentata truffa alla Regione Piemonte: il reato è prescritto

Prosciolto per prescrizione: Davide Vannoni si è salvato dall'accusa di tentata truffa alla Regione Piemonte, per un finanziamento di 500mila euro, prima concesso e poi ritirato. Il medico, ‘padre’ del metodo Stamina, potrà beneficiare sul “non doversi a procedere”, deciso dal giudice Roberto Aratadi. Il procuratore Giancarlo Avenati Bassi aveva chiesto la condanna a due anni senza alcuna attenuante: “Se uno è un truffatore, è un truffatore sempre”, aveva detto nella sua requisitoria, in cui aveva sottolineato come Vannoni avesse chiesto l’ingente somma da 500 mila euro per l'associazione Medicina Rigenerativa, con l'obiettivo di creare un laboratorio per la cura delle malattie neuro degenerative con le cellule staminali. “Abbiamo seriamente corso il pericolo che gli dessero quei soldi” ha detto Avenati.

Vannoni ha immediatamente commentato: “È stato un processo costruito sul nulla, speravo in un’assoluzione. La questione francamente non mi interessa, mi sto occupando di altro”. I suoi avvocati, gli avvocati Pasquale Scrivo e Liborio Cataliotti, avevano chiesto l’assoluzione o, in subordine, appunto, la non procedibilità per prescrizione del reato.  Secondo il pm, che aveva chiesto due anni di carcere, il reato sarebbe avvenuto nel settembre 2008, mentre per i difensori del padre del ‘metodo Stamina’ la richiesta di finanziamento alla Regione fu avanzata il 14 settembre 2007 e per questo il reato è prescritto. “Una sentenza che ci aspettavamo, fin dall'inizio eravamo convinti dell'insussistenza dell'accusa. Vannoni considera chiusa l'esperienza Stamina: non c'era nessun intento truffaldino da parte sua" hanno dichiarato i difensori che in merito al precedente patteggiamento hanno aggiunto: "Ora Vannoni ha rinunciato anche alla Cassazione che avrebbe dovuto discutere domani il suo procedimento".